Quali sono le regole d’utilizzo dei buoni pasto?

Anche se l’adesione a tale soluzione non è obbligatoria, molti datori di lavoro mettono i buoni pasto a disposizione dei loro dipendenti. Questo sistema permette di fornire ai dipendenti dei vantaggi rispetto alle spese per i loro pasti, senza appesantire i contributi da parte del datore di lavoro. Quest’ultimo sceglie il valore e la percentuale che intende coprire (tra 40 e 60% del valore del buono), mentre il resto è a carico del dipendente. Tale importo è presente sulla busta paga. Il valore di un buono pasto è in genere compreso tra 7,50 e 10,50 euro massimo.

L’utilizzo del buono pasto è molto pratico per la pausa pranzo ma non solo.

Che si tratti infatti di buoni pasto cartacei o di una chip card buono pasto, è possibile usare un buono pasto per il pranzo, durante la giornata di lavoro ma anche al di fuori di questi momenti. Il valore di un buono pasto è indicato sul buono stesso oppure è consultabile sulla piattaforma messa a disposizione per i dipendenti che ne beneficiano.

I buono pasto, così come la card, è un mezzo di pagamento a pieno titolo che viene presentato al ristoratore o al commerciante per pagare un pasto o altri acquisti di alimentari. Attenzione però: il limite di pagamento massimo consentito è di 8 buoni pasto cumulati per volta. Il commerciante non può dare il resto in moneta. Inoltre, l’utilizzo del buono pasto è autorizzato solo nei giorni lavorativi del beneficiario. L’acquisto di bevande alcoliche non è consentito.

L’utilizzo del buono pasto e di altri ticket è possibile in ben 180.000 ristoranti e esercizi alimentari convenzionati.

I ristoranti e gli esercizi che accettano i diversi buoni pasto esibiscono i loghi dei diversi buoni accettati, in vetrina o sul loro sito internet. Le piattaforme on line di consegna a domicilio indicano anch’esse i ristoranti che accettano le card buoni pasto elettroniche, e quindi anche il pagamento on line attraverso questi buoni.

È possibile utilizzare il buono pasto anche in piccoli market, supermercati o panifici e dal 2010 anche presso i fruttivendoli.

Con i buoni pasto mangiare a pranzo non è mai stato così facile!