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Limite d’uso buoni pasto: cosa dice la legge 2025

Tempo di lettura: 5 min

 

Nel 2025 restano in vigore limiti precisi sull’utilizzo dei buoni pasto da parte dei lavoratori. Le aziende e i dipendenti devono conoscere quante tessere o ticket è possibile usare in una sola giornata e in quali esercizi.
La normativa definisce anche i casi in cui i buoni pasto elettronici e cartacei sono accettati, per evitare sanzioni e garantire un corretto utilizzo del beneficio. Scopri qui tutte le regole aggiornate e i consigli pratici per non commettere errori.

limite d’uso buoni pasto

Qual è la normativa attuale sui buoni pasto?

Come sono regolamentati i massimali giornalieri e l'importo dei buoni?

Attualmente, i buoni pasto sono soggetti a specifiche regole di utilizzo quotidiano, definite dal regolamento sui buoni pasto introdotto con aggiornamenti progressivi. Per legge, è consentito utilizzare fino a otto buoni pasto al giorno, a prescindere dalla loro forma (fisica o digitale). L'importo individuale del buono può variare, ma per ottenere l’esenzione fiscale e contributiva, il valore massimo è fissato a 8 euro per i buoni elettronici e a 4 euro per quelli cartacei.

Questo differenziale ha spinto molte imprese e lavoratori a preferire la digitalizzazione . Sapere quanti buoni pasto si possono usare al giorno è essenziale per i dipendenti, poiché determina la capacità di accumulo e spesa settimanale in ristoranti, supermercati o take-away. Anche per le aziende è importante restare aggiornati sulla normativa vigente per evitare sanzioni o irregolarità nella gestione delle agevolazioni.

Qual è la differenza tra buoni pasto cartacei ed elettronici?

  • Tracciabilità: I buoni pasto elettronici garantiscono un controllo digitale delle transazioni e prevengono gli abusi, mentre quelli cartacei sono più difficili da monitorare.
  • Flessibilità d’uso: I formati digitali sono spesso accettati anche per acquisti online e tramite app, mentre i buoni pasto cartacei richiedono la presenza fisica nel punto vendita.
  • Valore esentasse: La soglia dell’esenzione per gli elettronici è di 8 euro, il doppio rispetto ai buoni cartacei (4 euro), un elemento decisivo per il risparmio fiscale.
  • Gestione aziendale: La distribuzione digitale è automatizzata e riduce i tempi amministrativi, mentre la gestione cartacea implica stampa, spedizione e rischio di smarrimento.
  • Accettazione: Alcuni piccoli esercizi preferiscono ancora il cartaceo per convenienza, ma l’adozione del formato elettronico è in rapida crescita.

Cosa cambierà nel 2025 per i buoni pasto?

Come influiranno le nuove normative del 5% sulle commissioni?

Le disposizioni per i buoni pasto 2025 introdurranno un cambiamento significativo: un tetto del 5% alle commissioni applicate agli esercenti sui pagamenti effettuati con i buoni pasto. Questa riforma è stata pensata per ridurre il malcontento dei commercianti costretti, fino ad oggi, a pagare commissioni medio-alte, spesso superiori al 10%. Secondo le associazioni di categoria, il limite previsto permetterà a più realtà locali di accettare i buoni senza comprometterne la marginalità.

Tuttavia, per le società emettitrici, ciò potrebbe ridurre i margini economici e portare all’adozione di modelli più efficienti. Gli utenti finali potrebbero assistere a maggiori punti di accettazione e a un ampliamento dell’offerta, il che aumenterebbe la competitività tra i fornitori di servizi ticket. La normativa sui buoni pasto subirà quindi un’evoluzione in ottica di parità tra imprese, lavoratori e commercianti.

Cosa ci si può aspettare sui limiti di utilizzo giornaliero?

Anche nel quadro delle riforme previste, non sembrano esserci modifiche ai limiti attualmente stabiliti su quanti buoni pasto si possono usare al giorno. In altre parole, si potrà continuare ad aggregare fino a otto ticket quotidianamente. Tuttavia, potrebbero essere introdotti controlli più rigidi sulla tracciabilità delle spese, specialmente con l’espansione dei buoni elettronici. Le aziende potrebbero adottare sistemi di alert per evitare spese fuori contesto, come l’acquisto di beni non alimentari.

La tendenza del buoni pasto 2025 è quella di una maggiore regolamentazione in chiave digitale, che favorisca l’uso conforme all’obiettivo di garantire un pasto al giorno al lavoratore. In parallelo crescono le interazioni tra buoni e piattaforme di delivery, elemento che modificherà le abitudini degli utenti nel breve periodo.

Come impatta la normativa sulle aziende?

Quali sono le implicazioni fiscali e di budget per le imprese?

L’impatto della normativa buoni pasto 2025 sulle aziende sarà duplice: da un lato, le nuove regole possono offrire margini di risparmio e semplificazione, dall’altro richiedono un adeguamento dei processi interni. La maggiore esenzione fiscale per i buoni elettronici consente di ottimizzare i costi del welfare, poiché il valore concesso al dipendente non viene equiparato a retribuzione imponibile fino a 8 euro.

Tuttavia, le imprese dovranno adattarsi alla progressiva eliminazione del cartaceo, pianificando l’integrazione di piattaforme digitali e la formazione del personale. Inoltre, con il tetto alle commissioni per gli esercenti, alcune società fornitrici potrebbero rinegoziare i contratti con le aziende clienti, incidendo nel breve termine sui piani di budget. Investire ora in soluzioni digitali rappresenta una strategia utile a minimizzare l’impatto economico e a migliorare il benessere organizzativo complessivo.

Quali vantaggi e svantaggi le aziende possono aspettarsi?

Analisi SWOT dell'uso di buoni pasto nelle aziende
ElementoDettagli
Punti di forza Aumento del benessere lavorativo; vantaggi fiscali consolidati; miglioramento del clima aziendale.
Debolezze Gestione complessa dei fornitori; necessità di monitoraggio operativo costante, soprattutto con il cartaceo.
Opportunità Passaggio completo al digitale; vantaggi buoni pasto elettronici rispetto cartacei legati a controllo e tracciabilità.
Minacce Variabilità normativa; potenziale riduzione dei fornitori a causa delle nuove soglie commissionali.

Perché scegliere i buoni pasto elettronici?

Quali sono i benefici logistici e di controllo dei costi?

  • Riduzione delle operazioni cartacee: nessuna esigenza di stampare, distribuire o raccogliere fisicamente i buoni.
  • Gestione automatizzata: le piattaforme digitali semplificano le assegnazioni e i controlli, abbattendo il carico amministrativo.
  • Controllo spese in tempo reale: le aziende possono monitorare l’uso tramite report digitali, migliorando il controllo dei costi.
  • Maggiore sicurezza: è impossibile smarrire o duplicare un buono elettronico, a differenza della versione fisica.
  • Sostenibilità ambientale: l’eliminazione del cartaceo contribuisce alla riduzione degli sprechi.

Come sta evolvendo il mercato dei buoni pasto?

Il mercato si sta orientando verso il digitale con rapida accelerazione. Già da ora gran parte delle imprese ha avviato la transizione dai sistemi tradizionali a quelli informatizzati, complice l’incremento dell’offerta tecnologica. Questo progresso rispecchia la crescita del trend digitale anche nel settore HR, dove l’efficienza operativa è una priorità. Le disposizioni per i buoni pasto 2025 favoriscono ulteriormente questo passaggio, grazie alle esenzioni più alte e alla maggiore accettazione da parte degli esercizi commerciali.

Secondo i più recenti dati di mercato, oltre il 70% delle nuove emissioni sta avvenendo in formato elettronico. Allinearsi a questa tendenza non solo favorisce la compliance normativa, ma posiziona le aziende come realtà moderne e attente al benessere dei propri dipendenti.