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GPS tracker mini: autonomia media della batteria e limiti di performance da conoscere

 

I GPS tracking device mini sono estremamente popolari in Italia, specialmente per il monitoraggio di asset non alimentati (come rimorchi, container o attrezzature costose) grazie alla loro facilità di occultamento e installazione (spesso magnetica).

Tuttavia, il loro vantaggio principale – la dimensione compatta – è anche la fonte della loro principale limitazione: l'autonomia della batteria. L'autonomia varia drasticamente a seconda dell'uso e della configurazione. La media si attesta su questi intervalli:

  • Tracciamento continuo (ogni 10-30 secondi): in questo scenario ad alta intensità, l'autonomia è generalmente limitata a 24-72 ore. È un'opzione usata raramente e solo per brevi missioni critiche.
  • Modalità di Stand-by Intelligente (uso standard): la maggior parte dei tracker mini operano in questa modalità, inviando la posizione 1-2 volte al giorno o solo quando l'asset si sposta. In questo caso, l'autonomia media si estende da 30 a 90 giorni. I modelli premium sul mercato italiano possono superare i 180 giorni grazie a batterie agli ioni di litio ad alta densità e alla connettività 4G a basso consumo.
  • Modalità sleep profondo (long-life): ideale per lo stoccaggio a lungo termine, dove la posizione è inviata 1-2 volte a settimana. L'autonomia può raggiungere e superare i 6 mesi.

 

Quali sono i limiti operativi?

Oltre alla gestione dell'autonomia, i dispositivi GPS mini presentano dei limiti operativi che i fleet manager devono conoscere:

Precisione del segnale in movimento

A causa delle dimensioni ridotte dell'antenna e della necessità di risparmiare energia, alcuni mini localizzatori GPS possono avere una precisione leggermente inferiore rispetto ai dispositivi cablati a batteria maggiorata, soprattutto in velocità o in zone urbane dense (come il centro di Milano o Roma).

Telemetria assente

I tracker mini funzionano isolatamente. Non possono connettersi al bus CAN del veicolo. Questo significa che non offrono dati telematici avanzati come il consumo di carburante, i codici di errore del motore o il monitoraggio dello stile di guida (Driver Scoring), funzionalità essenziali per l'ottimizzazione dei costi di una flotta.

Suscettibilità al jamming

Essendo spesso di facile installazione e rimozione, i tracker mini sono più vulnerabili ai tentativi di manomissione o all'uso di jammer GPS/GSM.

Per le flotte italiane, la scelta tra un GPS tracking device mini e un sistema cablato si riduce spesso al tipo di asset: l'autonomia e la semplicità per i beni non alimentati, l'affidabilità e la telemetria per i veicoli principali.

È essenziale  analizzare il proprio profilo operativo per scegliere la soluzione che garantisce il migliore ROI.

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