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Cosa bisogna tenere a mente sui buoni pasto nel 2025?
In questo articolo, un riassunto dei punti essenziali da conoscere se vuoi adottare per la tua azienda nel 2020 i buoni pasto. La regolamentazione sui buoni pasto è molto precisa, ma piuttosto semplice per una rapida messa in funzione.
Per quanto riguarda la regolamentazione dei buoni pasto a livello di materia fiscale:
-Dal primo gennaio del 2020 il limite di esenzione dei buoni pasto scende per i buoni pasto cartacei (da 5,24 euro a 4) e aumenta per i buoni pasto elettronici (da 7 a 8 euro al giorno),
-Il numero di buoni pasto è fissato a 1 al giorno per lavoratore,
-La partecipazione del datore di lavoro al buono pasto deve comprendere fra il 50 e il 60% per cento del prezzo del buono.
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La regolamentazione dei buoni pasto riguarda inoltre il loro uso da parte dei lavoratori: l’Associazione Nazionale delle Società Emettitrici (ANSEB) fissa il montante massimo di pagamenti giornalieri a 8 buoni pasto da 4 euro da usare per la spesa o per il pasto in ristorante nei giorni lavorativi.
Questo monte massimo si può applicare nel 2020 a tutti i tipi di ticket, buoni pasto cartacei e dematerializzati. In materia di validità dei buoni pasto, la regolamentazione prevede anche in quel caso una data limite. I buoni pasto del 2020 non utilizzati o le cifre non spese saranno utilizzabili fino ai primi mesi del 2021 secondo la normativa vigente.
La regolamentazione dei buoni pasto riguarda inoltre le aziende: solo I commercianti affiliati alle ANSEB possono accettare questo metodo di pagamento. Il datore di lavoro potrà scegliere guardando all’offerta disponibile sul mercato e scegliere buoni pasto dalle società Group Up, Sodexo, Edenred : tutte le società emettitrici sono sottoposte alla stessa normativa in materia.
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