Criteri di scelta

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Buoni pasto per part-time e smart working: quali sono i criteri di assegnazione in Italia?

 

L'assegnazione dei buoni pasto non è stabilita da una legge universale, ma è legata alle decisioni aziendali, agli accordi collettivi di lavoro (CCNL) e alla necessità di coprire la pausa pranzo del dipendente.

Sia i lavoratori part-time che quelli in smart working (o telelavoro) hanno diritto al buono pasto, a condizione che l'orario di lavoro giornaliero includa la fascia oraria della pausa pranzo.

I buoni pasto sono, in sostanza, una prestazione sostitutiva del servizio di mensa aziendale. Il criterio fondamentale per l'assegnazione è dunque la copertura di un orario che non permetta al dipendente di consumare il pasto a casa.

Regole chiave per i dipendenti part-time

Per i lavoratori a tempo parziale, l'attribuzione dipende dalla durata dell'orario giornaliero:

  • Orario di lavoro lunga durata: Se il contratto part-time prevede una giornata lavorativa estesa che copre l'intervallo destinato al pasto (generalmente 5-6 ore o più, con pausa obbligatoria), il dipendente ha diritto a un buono pasto per quel giorno.
  • Orario di lavoro breve o spezzato: Se l'orario di lavoro è breve e non copre l'intervallo del pranzo, oppure se è strutturato con un rientro a casa facile (ad esempio, 4 ore continuative al mattino), il buono pasto generalmente non spetta.

La regola generale è: il buono spetta se il dipendente non può uscire dall'ambiente di lavoro (fisico o virtuale) per consumare un pasto adeguato altrove.

 

Assegnazione durante lo smart working

La situazione dei lavoratori in smart working ha sollevato molti dubbi, ma la Cassazione e gli accordi collettivi italiani hanno chiarito la posizione:

  • Diritto riconosciuto: Anche i dipendenti in smart working hanno diritto ai buoni pasto, a meno che l'accordo aziendale o il CCNL non lo escluda esplicitamente (cosa sempre più rara).
  • Parità di Trattamento: La condizione è la stessa dei colleghi in ufficio: se l'orario giornaliero prevede una pausa pranzo o un orario prolungato, il buono è dovuto per garantire la parità di trattamento e la copertura dei costi del pasto.
  • Utilizzo flessibile: I buoni pasto elettronici sono ideali in smart working, potendo essere usati per la spesa online o il delivery, come chiarito dai recenti accordi (in linea con le prassi di Edenred e altri emettitori).

In sintesi, per conoscere i tuoi diritti specifici, è fondamentale consultare il tuo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) o l'accordo aziendale specifico che disciplina l'erogazione di questo benefit.

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