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Buoni pasto in busta paga: sono un benefit o un’indennità di cassa?

 

I buoni pasto sono per loro natura un benefit non monetario, il cui scopo è fornire  un servizio sostitutivo alla mensa aziendale. Proprio per questa loro specifica funzione, il loro valore non viene tecnicamente inserito nella parte imponibile della busta paga, a differenza dello stipendio o di altre indennità di cassa.

Se un datore di lavoro decide di erogare un importo in denaro diretto in busta paga al posto del buono pasto (come "indennità sostitutiva di mensa"), questo importo è totalmente soggetto a tassazione IRPEF e a contributi INPS.

Questa è la distinzione fondamentale che rende il buono pasto un benefit altamente efficiente.

Perché il buono pasto è un benefit, non un elemento della busta paga

Il grande vantaggio del buono pasto, come disciplinato dal TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi) in Italia, è la sua esenzione fiscale e contributiva entro specifiche soglie.

Questa esenzione è possibile proprio perché il buono non è denaro contante, ma un titolo di credito con destinazione vincolata (l'acquisto di generi alimentari).

  • Soglia di esenzione cruciale: Il valore del buono pasto è esentasse fino a 4,00 € per il formato cartaceo e fino a 8,00 € per il formato elettronico (digitale).
  • Vantaggio netto per il dipendente: Entro tali limiti, il valore del buono è ricevuto dal dipendente integralmente, senza subire detrazioni per tasse o contributi, aumentando il potere d'acquisto effettivo.

Cosa succede se l’importo è sbagliato?

Se un datore di lavoro inserisce i buoni pasto (o un valore superiore alle soglie di esenzione) direttamente in busta paga, l'importo eccedente le soglie di 8,00 € (per l'elettronico) o 4,00 € (per il cartaceo) viene automaticamente considerato reddito da lavoro dipendente.

Ciò significa:

  • L'importo eccedente sarà sommato al reddito totale del lavoratore.
  • Sarà soggetto a tassazione IRPEF secondo lo scaglione di reddito del dipendente.
  • Sarà soggetto al prelievo dei contributi INPS.

Per massimizzare il risparmio e ottenere il massimo valore dal benefit, sia l'azienda che il lavoratore dovrebbero optare per il formato digitale con valore nominale entro gli 8,00 €, garantendo l'assoluta esenzione fiscale.

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Verifica sempre l'erogazione dei tuoi buoni pasto e confronta i formati cartacei ed elettronici per ottimizzare il tuo vantaggio fiscale in base alle attuali normative italiane .

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