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Che cos’è la tassa auto aziendale e a chi si rivolge?

 

La tassa sulle auto aziendali si rivolge alle imprese e ai collaboratori che usano in Italia autovetture o autoveicoli per il trasporto di persone e cose, ad uso promiscuo, ovvero a fini lavorativi e personali.

La nuova normativa è entrata in vigore il 1° luglio 2020 e si applica a contratti stipulati a partire da questa data. Per i contratti stipulati entro il 30 giugno 2020 viene applicata la normativa precedente, in vigore dal 31 dicembre 2019. 

L’importo della tassa varia in funzione della percentuale di emissioni di CO2, e incentiva di fatto l’acquisto di auto elettriche o ibride.

 

La tassa sulle auto aziendali si applica nei seguenti casi:

  • Autovetture e autoveicoli ad uso promiscuo, ovvero auto usate anche per scopi personali. In questo caso, il reddito imponibile (il fringe benefit, ovvero l’uso dell’auto aziendale) ammonta al 25% per una media di 15.000 km l’anno. Il fringe benefit è a carico del dipendente o del collaboratore dell’azienda che fa uso del veicolo.
  • Sempre per i veicoli ad uso promiscuo, l’azienda può beneficiare di una riduzione Ires del 70% per le spese di acquisto e gestione del veicolo se l’auto aziendale è data in uso ad un dipendente, mentre è del 100% nel caso di un amministratore.
  • Autocaravan, motocicli e ciclomotori.

L’applicabilità della tassa auto aziendale riguarda dunque esclusivamente i veicoli di cui un’azienda è proprietaria o affittuaria.

Il calcolo dell’importo del fringe benefit, per veicoli e di nuova immatricolazione e per contratti con decorrenza dal 1° luglio 2020, si basa su una percorrenza convenzionale di 15.000 Km annui, calcolata a sua volta in base alle tabelle del costo chilometrico fissate dall’ACI. 

  • Incrociando la percorrenza convenzionale con la quantità di emissioni di CO2 si ottengono le seguenti percentuali:

o 25% per veicoli con emissioni fino a 60 g/Km

o 30% per veicoli con emissioni tra 60 e 160 g/Km

o 40% per veicoli con emissioni tra 161 e 190 g/Km (50% a partire dal 2021)

o 50% per veicoli con emissioni superiori a 190 g/Km (60% a partire dal 2021)

  • Nella fascia di emissioni compresa tra 0 e 60 g/Km rientrano le auto elettriche e ibride plug-in, mentre gli aumenti percentuali più consistenti riguardano le vetture con emissioni superiori a 160 g/Km, poco frequenti tra i modelli delle auto aziendali.

La percentuale di fringe benefit, considerata come un reddito del dipendente e calcolata sulla base del costo chilometrico, viene dedotta dallo stipendio in busta paga cui si applica inoltre un’aliquota Irpef. Se invece l’azienda emette fattura, l’importo della tassa si ottiene sottraendo la somma fatturata comprensiva di Iva.

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