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Buoni Pasto : Validità, scadenza e soluzioni per problemi comuni
I buoni pasto sono soggetti a scadenza? E cosa accade se ci si accorge di aver lasciato in tasca dei ticket restaurant e si scopre che sono ormai dei buoni pasto scaduti o si sono deteriorati?
Per le aziende, la gestione di questi imprevisti è cruciale per il welfare interno e per ottimizzare i costi.

Buoni pasto: funzionamento, fiscalità e perché la scadenza è un rischio aziendale
I buoni pasto rappresentano un modo di pagamento equivalente al contante per l’acquisto di pasti o alimenti, utilizzabile presso esercizi convenzionati. Questo benefit è un diritto per tutti i dipendenti nel servizio pubblico e privato.
I buoni pasto sono disponibili in formato cartaceo (ticket restaurant) e digitale (carta o badge elettronico), con valori che possono variare da un minimo di 2 € fino a 10 € o più, tenendo presente il limite di esenzione fiscale.
I buoni sono soggetti a tassazione Irpef solo se superano i limiti di esenzione fiscale: 8 € per gli elettronici e 4 € per i cartacei a partire dal 2025. Il costo per l’impresa è interamente deducibile ai fini ires, valorizzando efficacemente il welfare aziendale.
Un aspetto critico per la gestione hr è la validità del buono: i titoli sono destinati alla pausa pranzo e hanno una scadenza specifica oltre la quale non possono più essere utilizzati. L'accumulo di buoni pasto non utilizzati o il loro deterioramento (specie nel formato cartaceo) si traduce in una perdita secca di valore per il dipendente e mina l'efficacia del benefit.
Il formato digitale offre evidenti vantaggi di gestione e tracciabilità, riducendo il rischio di perdita del buono e facilitando il monitoraggio delle scadenze, elementi fondamentali per l’amministrazione aziendale. Tuttavia, anche i formati cartacei restano in uso, confermando la necessità per l'azienda di avere politiche chiare per la loro gestione post-scadenza.
| Formato | Validità tipica | Utilizzo principale | Caratteristiche salienti |
| Cartaceo | Fino a 12 mesi dalla data di emissione | Bar, ristoranti, supermercati | Soggetto a deterioramento, richiede attenzione nella conservazione |
| Elettronico | Configurato in app o su carta prepagata | Ristoranti convenzionati, e-commerce alimentare | Tracciabilità avanzata, notifica scadenze, gestione digitale |
Buoni pasto scaduti o deteriorati: procedure di recupero e ruolo cruciale dell'azienda
Se i buoni pasto sono scaduti o sono deteriorati, il dipendente ha il diritto di recuperare il valore. Tuttavia, questo processo dipende interamente dall'azienda.
Solamente il datore di lavoro ha la legittimità di richiedere alla società emettitrice la restituzione o la sostituzione di buoni pasto scaduti o danneggiati. Per il dipendente, il primo e unico passo è rivolgersi all’ufficio del personale dell’azienda.
Le politiche di "rimessa in circolo" e i termini di reclamo
Molte aziende implementano politiche di “rimessa in circolo” del valore, trasferendo il credito residuo su nuove emissioni. Questo sistema facilita il recupero dei buoni scaduti a patto che la scadenza non sia stata superata da troppo tempo. Tale prassi virtuosa garantisce che il dipendente non perda un beneficio economico a cui avrebbe diritto.
È fondamentale la tempestività di richiesta. Le condizioni di contratto per la sostituzione variano da fornitore a fornitore (generalmente da 1 a 3 mesi oltre la data di termine). Ad esempio, per i titoli edenred giunti oltre la loro data limite, l’azienda deve attivarsi rapidamente. La procedura formale richiede la verifica della data effettiva di termine, dello stato di conservazione (se cartaceo) e l'inoltro tempestivo della richiesta all'emittente.
Confronto tra i principali fornitori (politiche aziendali)
Le modalità di recupero dei buoni pasto scaduti sono strettamente connesse ai rapporti contrattuali tra l'azienda e l'emittente. Muoversi in tempi rapidi aumenta drasticamente le possibilità di ottenere un risarcimento o un buono sostitutivo.
| Fornitore | Procedura scaduti/danneggiati | Termine ultima richiesta | Politica |
| Edenred | Gestione unicamente tramite l’azienda cliente | Entro 60 giorni dalla data indicata sul buono | Accesso online per l’azienda; accordi specifici in casi particolari |
| Up Day | Richiede restituzione fisica del ticket cartaceo | Entro 90 giorni successivi | Accetta tagliandi deteriorati se leggibili |
| Pluxee (ex-Sodexo) | Richiesta via portale hr interno | Fino a 2 mesi dopo la data di scadenza | Procedura di gestione reclami trasparente |
| Pellegrini | Richiede comunicazione scritta del datore di lavoro | Entro 1 mese dal termine di validità | Fornisce buoni sostitutivi di pari valore se rientra nei tempi |
Nei casi di buoni pasto edenred scaduti o similari, è consigliato verificare se esistono procedure digitalizzate di riemissione, facilitando la restituzione del valore direttamente su nuovi titoli elettronici.
Digitalizzazione e normativa: come evitare il rischio di perdita valore
Normativa sui buoni pasto e regole di resa
La regola generale è che per ottenere una sostituzione dei buoni pasto, occorre essere tempestivi nel fare la richiesta di rimborso. Le condizioni contrattuali impongono vincoli sulla durata massima, e far passare molto tempo dalla scadenza rende improbabile ottenere una sostituzione. Inoltre, per i cartacei, l’integrità è fondamentale: un buono pasto non integro o strappato non consente la lettura ottica e rende la sostituzione impossibile.
Nella tabella sopra è illustrato come le normative, dal 2025 in avanti, abbiano introdotto adeguamenti per semplificare i processi. Ad esempio, alcune misure hanno stabilito un tetto percentuale più basso alle commissioni dell’emittente e una finestra più lunga per inoltrare la richiesta di sostituzione. L’obiettivo è migliorare la chiarezza e garantire diritti equi.
I buoni pasto elettronici: la soluzione alla scadenza
Dal luglio del 2015, la soglia di esenzione fiscale dei buoni pasto elettronici è stata portata a 8 €, mantenendo quella dei cartacei a 4 €. In quanto servizio sostitutivo di mensa, le regole di uso si equivalgono: sono non cedibili, non commercializzabili e non convertibili in denaro.
Tuttavia, rispetto a quelli cartacei, i buoni pasto elettronici sono più facilmente tracciabili, il che rende più difficile farli deperire e rovinare o lasciarli scadere. Per chi desidera capire davvero come evitare la perdita di validità dei titoli per i pasti, i formati digitali offrono strumenti aggiuntivi cruciali per l'efficienza aziendale:
- Notifiche push automatiche via app e sms sulle date di utilizzo, ricordando i termini ultimi di utilizzo.
- Riepilogo saldo e grafica per visualizzare i buoni più vicini al termine.
- Possibilità di bloccare i titoli in caso di smarrimento.
- Consultazione storico transazioni e supporto clienti dedicato.
Le soluzioni digitali come le app di edenred permettono la consultazione del saldo in tempo reale e la gestione delle scadenze. Termini come Ticket Restaurant® edenred scadenza sono meno critici in ambito elettronico: l’utente riceve notifiche automatiche prima della deadline, riducendo drasticamente il rischio di perdita economica per l'azienda.
Criteri di scelta del fornitore per massimizzare l'efficienza (b2b)
Per l'amministrazione aziendale, la scelta del provider è una decisione strategica. Per ridurre il rischio di accumulo di buoni pasto non utilizzabili e migliorare l’esperienza del dipendente, è importante valutare:
- Supporto digitale evoluto (apps, gestione scadenze, tracciabilità avanzata).
- Flessibilità delle politiche di rimborso in caso di scadenza/deterioramento (fattore che si traduce in minor perdite economiche).
- Densità della rete di esercizi convenzionati.
- Trasparenza nei costi di gestione e commissioni applicate ai commercianti.
- Conformità alle normative vigenti e alle esenzioni fiscali aggiornate.
Scegliere un’emittente affidabile con procedure digitalizzate e flessibili (come le opzioni di edenred recupero buoni pasto non più validi) contribuisce a un welfare interno più efficiente.
Cosa ricordare: strategia aziendale
I buoni pasto sono uno strumento vantaggioso, ma la loro gestione richiede attenzione. Per evitare di perdere il loro valore, l'azienda dovrebbe:
- Promuovere l'uso di soluzioni digitali per la tracciabilità e la gestione delle scadenze.
- Implementare procedure hr chiare per la richiesta di rimborso tempestiva.
- Scegliere fornitori con politiche di recupero flessibili.
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