I buoni pasto sono soggetti a scadenza? E cosa accade se mi accorgo di aver lasciato in tasca dei ticket restaurant e mi accorgo che i miei sono ormai dei buoni pasto scaduti oppure si sono deteriorati?
Buoni pasto: cosa sono e come funzionano
I buoni pasto rappresentano un modo dipagamento considerato equivalente al pagamento in contanti o alla carta bancomat per l’acquisto del pasto o di alimenti, presso esercizi convenzionati con la società che li fornisce. Tutti i dipendenti nel servizio pubblico e privato ne hanno diritto.
Informazioni generali
I buoni pasto sono documenti in forma cartacea (ticket restaurant) o elettronica (in forma di carta o di badge). Chi li possiede ha il diritto di usarli presso esercenti convenzionati (mense, ristoranti, supermercati etc.) e così di usufruire di pasti e prodotti alimentari senza ricorrere al denaro. Il valore dei buoni pasto può variare da un minimo di 2 € a un massimo di 10 €.
Chi li acquista, chi li usa?
Solitamente, le aziende acquistano i buoni pasto per i loro dipendenti, che ne usufruiscono per le spese da sopportare e sostenere durante la pausa pranzo. In particolare, sono le aziende che non dispongono di una mensa che fanno uso dei buoni pasto. Per i lavoratori dipendenti i buoni pasto rappresentano un compenso in denaro e sono soggetti a tassazione Irpef quando superano la soglia di 7 € (per i buoni pasto elettronici) e di 5,29 € (per i buoni pasto cartacei). Di norma, per le aziende il costo di acquisto dei buoni pasto è totalmente deducibile ai fini Ires. I buoni pasto sono soggetti a scadenza e possono anche deteriorarsi. In questo caso il lavoratore ha alcune opzioni.
Buoni pasto scaduti o deteriorati: cosa fare? Come recuperare i propri soldi?
Se i buoni pasto sono scaduti o sono deteriorati il lavoratore può recuperare i propri soldi. Come può fare quali soluzioni gli sono offerte?
Buoni pasti scaduti o deteriorati: cosa fare e a chi rivolgersi?
Il lavoratore può recuperare i soldi rivolgendosi all’ufficio del personale dell’azienda. Solamente il datore di lavoro ha la legittimità di richiedere alla società emettitrice i buoni pasto scaduti.
Si possono sempre recuperare i soldi?
Non è detto che il lavoratore ottenga sempre la sostituzione del buono pasto. Di norma, bisogna informarsi sulle regole della società che emette i buoni pasto. Se, per esempio, la società emettitrice non prevede la possibilità di un reso, è probabile che il lavoratore non ottenga il rimborso.
La normativa sui buoni pasto e le regole di resa dei soldi
In generale, le condizioni di contratto delle società che emettono i buoni pasto variano da 1 a 3 mesi. La regola generale è che per ottenere un un buono pasto nuovo occorre essere tempestivi nel fare la richiesta di rimborso.
Cosa fare per un rimborso di buoni pasto scaduti o deteriorati?
Se si fa passare molto tempo dalla scadenza del buono pasto, e se le condizioni contrattuali di rimborso sono rigide, è probabile che non si riesca a ottenere una sostituzione dei buoni pasto dalla società emettitrice. Inoltre, è molto importante che il buono pasto non sia deteriorato. La conservazione del buono pasto è importante perché bisogna procedere, prima della sostituzione del buono pasto, alla letture ottica, e un buono pasto non integro o strappato e dunque danneggiato non consenta la lettura ottica e la valutazione di eventuali falsificazioni.
I buoni pasto elettronici: possono essere scaduti o deteriorati?
Dal luglio del 2015 il regime fiscale dei buoni pasto è stato modificato e la soglia di esenzione dei buoni pasto elettronici è arrivata a 7€, mentre quella dei cartacei è rimasta a 5,29 €. Le regole sono le stesse.
I buoni pasto elettronici: normativa a parte o stesse regole?
In quanto servizio sostitutivo di mensa, i buoni pasto elettronici sono, esattamente come i cartacei, non cedibili né commercializzabili, né convertibili in denaro. Le regole di uso si equivalgono e non ci sono differenze di rilievo.
I buoni pasto elettronici: maggiore tracciabilità
Rispetto a quelli cartacei, i buoni pasti elettronici sono più facilmente tracciabili. Per questa ragione, è più difficile farli deperire e rovinare o lasciarli scadere. Il controllo sugli usi impropri si rivela più semplice e meno complicato la loro eventuale sostituzione elettronica.