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Qual è il costo di un buono pasto per un’impresa?

Anche se l’adozione di buoni pasto in azienda è un mezzo per offrire un complemento al reddito del dipendente, il costo di un buono pasto resta inferiore all’aumento lordo del salario del dipendente.

Tra i diversi vantaggi del buono pasto aziendale, vi sono sicuramente quelli fiscali:

  • Nel 2020 un buono pasto cartaceo è deducibile al 100% fino a 4 euro del valore totale, mentre per un buono dematerializzato la deducibilità si applica ad un importo fino a 8 euro,
  • La restante parte è a carico del dipendente rispetto all’esenzione INPS e alla tassazione IRPEF sul salario lordo.

I dipendenti possono utilizzare i buoni pasto nei ristoranti o in esercizi convenzionati. Attenzione, se la domenica è a tutti gli effetti un giorno lavorativo, bisognerà chiedere un’autorizzazione esplicita, in quanto normalmente si tratta di un giorno festivo (non conteggiato nell’attribuzione dei buoni pasto).

Il prezzo finale include l’importo del buono, le spese tecniche e le spese di gestione applicate dall’emittente. Questo prezzo varia a seconda che l’azienda scelga buoni pasto cartacei o dematerializzati. L’utilizzo di buoni pasto dematerializzati si diffonde sempre più per rispondere alle abitudini dei lavoratori. Il costo di tali ticket è in genere inferiore rispetto a quello di un ticket classico.

Il datore di lavoro potrà sempre variare ad esempio l’importo giornaliero massimo dei buoni pasto, il che inciderà anche sul carico in termini di contributi al dipendente. Quale che siano le opzioni scelte, fornire ai propri dipendenti dei buoni pasto è una soluzione semplice ed economica per rispondere alla necessità e all’obbligo di assicurare un servizio pasto ai dipendenti.

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