Come procedere all’adozione di buoni pasto nella mia azienda?

Usare dei buoni pasto all’interno della propria azienda consente d’offrire un complemento remunerativo piuttosto considerevole per i dipendenti e per le imprese con oltre 25 dipendenti. Permette inoltre alle aziende di soddisfare ad alcuni obblighi legali in materia di ristorazione. In relazione ad altri elementi della remunerazione, il buono pasto è in particolare poco costoso, ed offre vantaggi sociali e fiscali apprezzabili.

Il funzionamento dei buoni pasto offre il vantaggio della semplicità.

Tuttavia, per adottare buoni pasto, bisogna rispettare alcune regole:

• L’azienda può sovvenzionare un pasto per giorno lavorativo per lavoratore, con esclusione di festivi, ferie, 
• L’importo massimo giornaliero corrisponde a 8 buoni pasto al giorno (per un valore di massimo 64 euro nel caso di buoni pasto elettronici),
• La soglia di esenzione fiscale è fissata fra 5,29 e 7 euro al giorno,
• L’azienda ha in carico fra il 50 e il 60 % del tetto di spesa giornaliero,
• La parte dovuta dal datore di lavoro del buono pasto resta deducibile dall’imponibile, se non supera il 60 % del valore dei titoli,
• Ogni dipendente o stagista il cui orario di lavoro include un pasto ha diritto ai buoni pasti se l’azienda ne fa uso,
• A fronte dei vantaggi offerti dal dispositivo, tutti i dipendenti dell’azienda devono rifarsi a criteri quanto più oggettivi e uniformi.

Come ottenere i buoni pasto? Basta prendere contatto con uno dei diversi emettenti di buoni pasto. Ogni società propone di fornire dei ticket sotto forma di buoni cartacei o di card buoni pasto elettroniche, proponendo delle spese tecniche e delle commissioni che riguardano la fabbricazione e la consegna.

In conclusione, se un datore di lavoro decide liberamente di adottare dei buoni pasto nella sua azienda, il dipendente può a titolo individuale rifiutare il beneficio del dispositivo. Il datore di lavoro dovrà allora proporre una compensazione economica equivalente.