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Come scegliere un'assicurazione auto aziendale
L’assicurazione auto aziendale è una polizza dedicata ai veicoli di proprietà o in leasing concessi ai dipendenti. Il contratto è stipulato dall’impresa, che si fa carico del premio, e può riguardare l’intera flotta aziendale. Questa formula è particolarmente adatta a società con numerosi mezzi , come quelle di trasporto, logistica o noleggio auto.
La RC Auto è obbligatoria per legge (art. 122 del Codice delle Assicurazioni Private, D.Lgs. 209/2005) e deve garantire massimali minimi di €6.450.000 per danni alle persone e €1.300.000 per danni alle cose (importi aggiornati 2025).
In caso di sinistro con un’auto aziendale , l’assicurazione risarcisce i terzi danneggiati; il datore di lavoro può esercitare la rivalsa sul dipendente solo in caso di dolo o colpa grave, secondo le clausole contrattuali e assicurative vigenti.
Quale assicurazione scegliere per un'auto aziendale?
La base di un'assicurazione auto aziendale è l'RC auto appena citata che, come scritto, è obbligatoria. Ma l'imprenditore è libero di aumentare la copertura, arrivando fino alla cosiddetta Kasko. È così possibile aggiungere coperture opzionali come furto, incendio, cristalli e assistenza stradale, che garantiscono una maggiore serenità operativa. Le aziende con elevate esposizioni al rischio o con parco veicoli urbano trarranno particolare beneficio da assicurazioni estese, personalizzate secondo l’uso effettivo del mezzo.
Per semplificare la selezione della polizza, molte imprese scelgono di confrontare le soluzioni digitali, approfittando della crescente diffusione della assicurazione auto aziendale in formato digitale. Con l’ausilio di piattaforme web è diventato semplice e veloce ottenere preventivi su misura, confrontando in tempo reale tariffe, coperture e condizioni contrattuali. L’utilizzo di questi strumenti si rivela particolarmente utile per scegliere consapevolmente la formula più adatta al proprio tipo di attività.
Cosa prevede l'assicurazione Kasko
L’assicurazione Kasko offre una copertura completa che va oltre la semplice RC auto, risultando particolarmente utile per le aziende con veicoli di valore o soggetti a uso intensivo. In sintesi, essa garantisce:
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Copertura dei danni al veicolo e degli infortuni al conducente, indipendentemente dalla responsabilità.
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Indennizzo anche in caso di urti accidentali, ribaltamenti o danni subiti senza altri veicoli coinvolti.
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Protezione aggiuntiva rispetto alla Responsabilità Civile (RC), che è obbligatoria per auto e furgoni aziendali.
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Possibilità di estensione con garanzie opzionali come furto, incendio, atti vandalici ed eventi atmosferici.
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Maggiore tutela per aziende con mobilità frequente o urbana e veicoli utilizzati da più dipendenti.
Quali sono i fattori da prendere in considerazione nella scelta di un'assicurazione
- Il profilo del guidatore
Un'azienda che è solita affidare un'auto specifica a un determinato dipendente o collaboratore potrebbe scegliere quali prodotti aggiuntivi affiancare alla polizza RC auto tenendo conto dell'abilità di guida dello stesso, o dei km percorsi abitualmente nell'esercizio dei compiti assegnati.
Normalmente, le compagnie assicurative coprono solo le persone indicate nel contratto in qualità di conducenti. Li ritengono gli unici autorizzati a guidare l'auto o il furgone aziendale. A ogni modo, l’art. 94, comma 4-bis del Codice della Strada prevede che, se un veicolo aziendale è concesso in uso a un dipendente o a un soggetto diverso dall’intestatario per un periodo superiore a 30 giorni, occorre annotare sulla carta di circolazione l’intestatario temporaneo.
- Uso promiscuo e deducibilità fiscale
Nel caso si opti per veicoli aziendali impiegati anche a uso personale, ossia ad uso promiscuo, è fondamentale specificarlo nel contratto. Le assicurazioni offrono formule personalizzate proprio per questi scenari, prevedendo livelli di copertura adeguati a un uso misto del veicolo.
Inoltre, la deducibilità dei costi assicurativi rappresenta un interessante vantaggio. Nel 2025 la deducibilità dei costi segue le regole dell’art. 164 TUIR:
– Uso esclusivo aziendale o strumentale: deducibilità fino al 100% (con limiti di costo per autovetture non strumentali).
– Uso promiscuo dipendente/azienda: deducibilità 70%.
– Uso ordinario non assegnato: deducibilità 20%.
La resta al 40% detraibilità IVA per uso promiscuo e 100% solo se l’auto è bene strumentale all’attività o destinata ad agenti e rappresentanti.
L’impatto della deducibilità dell’assicurazione auto aziendale è notevole: un’impresa con auto in uso esclusivo a dipendenti può ottenere risparmi fiscali significativi. Ad esempio, società di consulenza che impiegano veicoli aziendali per visite ai clienti possono dedurre il premio nella sua interezza. Per usi promiscui, invece, la quota deducibile si riduce al 70%. Questi aspetti influenzano direttamente il calcolo della convenienza economica nel lungo termine, rafforzando l’importanza di valutare il profilo fiscale del mezzo assicurato e scegliere assicurazioni auto aziendali calibrate sulle modalità di utilizzo reali.
- La tipologia di attività aziendale
Un'azienda che al momento di stipulare il contratto di assicurazione veicoli commerciali non prevede di fare uso del proprio parco veicoli in alcuni periodi dell'anno ha la facoltà di richiedere la sospensione della polizza. Questa opzione è in molti casi annessa al contratto, e dovrebbe essere valutata procedendo al calcolo del preventivo.
In questo modo sarà chiaro il vantaggio economico ottenibile. Al contrario, un'azienda che desidera avere i mezzi pienamente disponibili, ma solamente in determinati periodi (meglio ancora se definibili all'atto della stipula), ha nelle assicurazioni temporanee un'opzione da non sottovalutare.
Anche se non paragonabili alla sospensione in termini di flessibilità, costituiscono una soluzione piuttosto diffusa tra le imprese che portano avanti un'attività ciclica e stagionale.
- L'età e il valore residuo del veicolo
Un ultimo fattore da considerare prima di stipulare un contratto di assicurazione auto aziendale? L'età del veicolo, collegato direttamente al suo valore attuale. Più un mezzo è nuovo, più le aziende sono propense ad attivare una copertura assicurativa aggiuntiva.
Un'auto fiammante, ad esempio, difficilmente non verrà coperta dagli eventi atmosferici: una grandinata, infatti, potrebbe rovinarla completamente.
Requisiti legali per l'assicurazione auto aziendale
Cosa prevede il Codice delle Assicurazioni
È il codice delle assicurazioni private a disciplinare cosa una compagnia assicurativa sia libera di fare sulla base della legge italiana.
In pratica, spetta a tale codice definire quali siano le attività che una compagnia può svolgere, e come debbano essere condotte le operazioni interne all'agenzia stessa. Il testo assegna all’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) il compito di verificare l’operato delle compagnie assicurative.
L'art.7 del codice garantisce il diritto di chi è assicurato, persona fisica o società che sia, e delle associazioni di tutela dei consumatori, a inviare reclami all'istituto per la vigilanza sulle assicurazioni.
Obblighi di responsabilità e normativa sulla flotta
La direttiva 2009/138/CE ha portato all'aggiornamento del Decreto Legislativo 74/2015. Entrato in vigore a partire dal 30 giugno 2015, il decreto ha fissato nuovi obblighi spettanti alle compagnie, richiedendo maggiori accantonamenti di capitale.
Le aziende che gestiscono una flotta aziendale di veicoli devono attenersi a requisiti assicurativi specifici per ciascun mezzo, garantendo copertura continuativa e idoneità alla circolazione. Sottoscrivere una polizza conforme alle norme vigenti permette di salvaguardare il patrimonio aziendale ed evitare gravi sanzioni, specialmente per quanto riguarda la classe di merito attribuita all’impresa.
Quest’ultima incide notevolmente sul premio da versare: auto aziendali con bassa classe di merito comportano costi più elevati. Dunque, considerare il corretto posizionamento assicurativo e aggiornarsi costantemente sulla normativa può rivelarsi strategico.
Requisito | Descrizione | Implicazioni |
---|---|---|
RC obbligatoria | Copertura minima per responsabilità civile verso terzi | Sanzioni da circa 866€ a 3.464€ senza assicurazione (art. 193 CdS, importi aggiornati annualmente) |
Identificazione conducente | Intestazione veicolo aziendale con uso assegnato | Obbligo registrazione su carta di circolazione |
Classe di merito | Attribuzione secondo storico sinistri | Impatti diretti sul costo della polizza |
Questi obblighi normativi sono fondamentali per pianificare in modo efficace i costi assicurativi aziendali e ridurre i rischi operativi.
Quali sono le conseguenze del non assicurare in modo sufficiente la flotta auto aziendale
I rischi per le aziende
Non è raro, soprattutto per le piccole imprese, e per le aziende che non dispongono di sufficienti risorse finanziarie, limitare al minimo la copertura assicurativa. Ma in diversi casi questo finisce per rivelarsi un errore, tanto da comportare esborsi superiori a quelli da sostenere per aggiungere eventuali prodotti assicurativi durante la stipula del contratto.
Una buona idea sarebbe prediligere i contratti che offrano un'adeguata tutela del guidatore. Anche un'auto prevalentemente utilizzata dal titolare (che risulterebbe tutelato come sottoscrivente "indiretto" della polizza) potrebbe dover essere concessa a un dipendente o a un collaboratore per l'esecuzione di determinati compiti.
Come visto in precedenza, diverse compagnie, in mancanza di specifica indicazione nel contratto, potrebbero rifiutarsi di risarcire i danni arrecati da una persona alla guida differente dal firmatario.
Un ulteriore elemento critico è rappresentato dalla mancata ottimizzazione tramite strumenti digitali. Le imprese che trascurano i servizi di comparazione dei premi online spesso finiscono per pagare premi più alti per coperture non adatte. Le piattaforme di assicurazione digitale consentono invece un monitoraggio periodico delle tariffe, facilitando la scelta della soluzione assicurativa più vantaggiosa e aggiornata.
Scenario | Conseguenze economiche | Conseguenze legali |
---|---|---|
Copertura insufficiente RC | Spese elevate da sinistro | Multa, fermo amministrativo |
Nessuna copertura infortuni | Risarcimento aziendale autonomo | Possibile rivalsa assicurativa |
Mancanza personalizzazione | Polizza poco efficiente | Complicazioni nei rimborsi |
Conseguenze per i dipendenti alla guida
Richiamando quanto scritto qualche riga fa, il guidatore che provoca un danno a cose e persone, o a entrambe, rischia di essere chiamato a risarcire di tasca propria.
Quando è lui, invece, a subire un danno mentre si trova alla guida di un veicolo aziendale, la mancanza di tutela assicurativa sul conducente farebbe ricadere la responsabilità completamente sull'azienda, che dovrebbe così procedere al risarcimento in prima persona.
È la Legge 120/2010 del Codice della Strada ad aver obbligato le aziende a riportare sulla carta di circolazione il nome e cognome del guidatore, accompagnato dalla scadenza del periodo di utilizzo del mezzo. Il dipendente è responsabile dei danni che il veicolo subisce per sua negligenza. Quest'ultima può essere "lieve", "media" o "grave". Se nel primo caso il guidatore dovrà procedere al rimborso parziale dei danni, nel terzo lo farà per intero.
Cosa ricordare
Scegliere l’assicurazione auto aziendale più adatta significa proteggere non solo i veicoli, ma anche le persone e il bilancio aziendale. È essenziale valutare attentamente il tipo di attività svolta, l’uso del mezzo, il profilo del conducente e le possibili tutele aggiuntive. Integrare coperture Kasko, furto/incendio o considerare l’utilizzo promiscuo può fare la differenza in termini di efficienza fiscale e sicurezza.
Non trascurare l’importanza di un confronto preventivo tra le soluzioni disponibili: richiedi ora un preventivo gratuito per l'assicurazione aziendale più adatta alla tua impresa e ottimizza i costi assicurativi con consapevolezza grazie agli strumenti digitali sempre più evoluti.
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