Automobile Aziendale: Fate giocare la Concorrenza, Risparmiate fino al 35%!
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Scegliete la vostra auto professionale!

Tempo di lettura: 3 min

Avete deciso di investire in un’auto aziendale ma non sapete ancora che tipo di alimentazione scegliere? Benzina, diesel, ibrida, elettrica... Valutate tutti i pro e i contro per fare la scelta più conveniente e più adatta alla vostra attività professionale.

Le auto ibride: una politica fiscale e finanziaria vantaggiosa

Incoraggiato dalle direttive del Governo, il motore ibrido ha il vento in poppa. La quota di mercato delle auto ibride è in netta progressione presso i privati, ma il loro successo aumenta sempre di più anche nelle aziende.
I risultati di un recente studio sulla scelta della tecnologia ibrida da parte delle aziende mostrano che la quota di mercato per questi modelli dovrebbe rappresentare più di un quarto del totale (il 26%) dei veicoli aziendali nel periodo 2021-2025:
Questo mercato in piena espansione è incentivato da due misure fiscali attrattive:

  • La quota di benefit tassabile è del 25% per le auto aziendali che emettono meno di 60 g/km di CO2 contro il 60% per le auto che superano i 190 g/km.
  • L’introduzione di un ecobonus: per l’acquisto di un’auto ibrida con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 60 g/km si può ottenere un incentivo di € 6500 in caso di rottamazione e di € 3500 senza rottamazione.

Le auto elettriche: le aziende e l’energia green

Per gli spostamenti professionali in città, alcune aziende ricorrono alle auto elettriche per il loro basso consumo energetico e l’impatto positivo sull’ambiente.
Grazie a politiche pubbliche favorevoli, le vendite delle auto elettriche raggiungeranno nel 2022, solo per Renault, 2 milioni di unità, ossia il 10% delle vendite complessive del costruttore.
Le vendite di veicoli elettrici vengono sostenute in effetti da misure fortemente incentivanti:

  • Riduzione della quota imponibile,
  • Applicazione di un ecobonus di € 10 000 in caso di rottamazione e di € 6500 senza rottamazione.

I motori diesel: consumi di carburante imbattibili

Nonostante le diverse campagne di sensibilizzazione mirate a marginalizzare l’uso del motore diesel a causa del suo impatto negativo sull’ambiente, le aziende sono ancora dotate di flotte in gran parte costituite da veicoli alimentati a gasolio. Prima della crisi sanitaria l’88% delle auto aziendali aveva un motore diesel.
Perché?
La principale ragione è di certo il basso consumo di carburante, ma entrano in gioco anche un’autonomia molto superiore rispetto ai motori a benzina ed elettrici e una durata di vita più lunga.
Nel 2019 la maggioranza dei fleet manager (oltre il 60%) affermava che avrebbe sostituito i veicoli diesel da rinnovare con altri diesel. I costruttori di automobili del resto hanno introdotto importanti evoluzioni tecnologiche per proporre veicoli sempre più ecologici e ormai, a parità di potenza del motore, un’auto diesel recente non emette quantità di CO2 più elevate di un motore a benzina anche se le particelle che rilascia nell’aria sono sempre molto nocive.

Le auto a benzina: comfort e performance chiavi in mano

Nelle flotte aziendali, accanto ai veicoli diesel, la frazione più importante è rappresentata da quelli a benzina. Scelte spesso per le performance e il comfort di guida, le auto a benzina hanno tuttavia registrato in questi ultimi anni un rallentamento delle vendite, subendo gli effetti della crisi.
Nonostante la dura concorrenza delle auto ibride ed elettriche, il motore a benzina offre delle performance difficili da eguagliare:

  • potenza del motore,
  • coppia motrice, velocità massima e accelerazione,
  • basso livello sonoro.

Le auto a benzina soffrono però di una forte concorrenza su molti fronti:

  • il prezzo al litro del gasolio è più conveniente,
  • il consumo di carburante è più importante,
  • sul mercato escono nuovi modelli green,
  • le emissioni di CO2 sono più elevate,
  • la durata di vita è più breve.