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Installare una colonnina di ricarica per aziende

Tempo di lettura: 6 min

Scoprire il prezzo di un'auto elettrica è semplice, ma farsi un'idea circa i costi d'installazione di una colonnina di ricarica può rivelarsi molto più complesso. Parliamo di uno strumento indispensabile per chiunque decida di passare all'elettrico, che si tratti di privati o aziende.

Per non fare scelte sbagliate, è necessario analizzare preventivamente i costi d'installazione, quelli necessari per gli interventi collegati, le normative in vigore e la presenza di eventuali incentivi statali.

Perché installare una colonnina di ricarica sul posto di lavoro?

Installare una stazione di ricarica in azienda offre diversi vantaggi, che vanno dalla promozione della mobilità sostenibile, argomento di grande attualità, all'impegno assunto nei confronti dei propri dipendenti. La sostenibilità ambientale è una delle tematiche più discusse a livello globale e lo switch verso fonti energetiche differenti da quelle cui siamo abituati è un impegno improcrastinabile.

Inoltre, la presenza di colonnine di ricarica in azienda non può che incoraggiare l'adozione, da parte dei dipendenti, di veicoli a zero emissioni, pensati per ridurre l'impatto ambientale dovuto all'inquinamento atmosferico e alle emissioni di gas serra. Non va sottovalutato neppure l'impatto psicologico che un servizio del genere può sortire sui lavoratori: offrire la possibilità di ricaricare i veicoli elettrici sul posto di lavoro, può migliorare la soddisfazione dei dipendenti e ridurre lo stress collegato alla ricerca di stazioni di ricarica pubbliche. In tal modo, ognuno di loro avrà la possibilità di risparmiare tempo e denaro.

I dipendenti apprezzeranno certamente un ambiente lavorativo positivo e orientato al futuro. Come accennato poc'anzi, le aziende che forniscono stazioni di ricarica mostrano un impegno concreto verso la sostenibilità ambientale, fattore in grado di migliorare la reputazione aziendale e attrarre clienti e investitori particolarmente sensibili a tali tematiche. Non bisogna poi dimenticare la presenza degli sgravi fiscali e degli incentivi governativi dedicati alle imprese che decidono di installare stazioni di ricarica elettriche.

Passaggi chiave per l'installazione di stazioni di ricarica nei locali aziendali

Il passaggio all'elettrico è una scelta che denota una certa coscienza ambientale, ma può rivelarsi anche un affare dal punto di vista economico, soprattutto se l'azienda in questione è dotata di una flotta privata.

L'installazione di una o più colonnine di ricarica offre un vantaggio significativo, sia in termini di costi per il carburante, che dal punto di vista delle limitazioni alla circolazione stradale esistenti in molte città italiane.

A differenza di quelle a benzina o diesel, le auto elettriche possono circolare all'interno dei centri storici e delle ZTL senza alcun tipo di limitazione. Se è vero che i vantaggi non mancano e le premesse sono ottime, prima di effettuare una scelta del genere è importante chiarire determinati aspetti, relativi alle esigenze dell'azienda e all'installazione dei punti di ricarica: quali colonnine preferire? Quanto costano? Quali documenti servono per procedere con l'installazione dei punti di ricarica?

Scopriamolo insieme !

Definire le proprie esigenze

Il primo step è comprendere affondo le esigenze aziendali e quelle dei propri dipendenti. Le domande alle quali bisogna rispondere per chiarirsi le idee circa un investimento utile ma impegnativo sono: quale tipologia di colonnine scegliere? Quanti punti di ricarica installare? E, soprattutto, come e dove installarli?

Procediamo con ordine.

Esistono 4 tipologie di stazioni, che si differenziano tra loro in base alla potenza/velocità di erogazione:

  • slow, per ricariche fino a 7,4 kW
  • quick, per ricariche fino a 22 kW
  • fast, per ricariche fino a 50 kW
  • ultra-fast, per ricariche oltre i 50 kW

Le 4 tipologie di ricarica appena elencate si concretizzano in 2 soluzioni principali, ovvero wall box e colonnine. Le prime sono punti di ricarica a parete, che funzionano a corrente alternata. Appartengono alla tipologia slow e quick (7-22 kW) e costituiscono la soluzione perfetta per le piccole e medie imprese.

Le colonnine, invece, sono caricatori verticali fissati direttamente al suolo, che funzionano a corrente continua. Appartengono alla tipologia fast e ultra-fast (23-50+ kW) e sono la scelta ideale per le grandi imprese dotate di una flotta aziendale.

Budget del progetto

Quanto costano le varie stazioni?

Al momento, l'installazione di una wall box costa tra gli 800 e i 1.500 euro. Le colonnine dotate di due punti di ricarica da 22 kW ognuno costano tra i 2.000 e i 4.000 euro, mentre i dispositivi per ricarica fast (fino a 50 kW) hanno costi compresi tra 22.000 e 29.000 euro. Infine, i dispositivi per ricarica ultra-fast (oltre i 50 kW) sono quelli più costosi in assoluto.

Per installarne uno è necessario un budget compreso tra i 26.000 e i 40.000 euro, a seconda della potenza erogata.

Tutti i prezzi indicati comprendono anche i costi d'installazione. Come anticipato, sono previste delle agevolazioni per tutti coloro che desiderano dotarsi di wall box e colonnine. Dallo scorso 15 febbraio 2024, è possibile presentare nuovamente le domande per il bonus colonnine elettriche previsto dal Governo e dal Ministero della Transizione Ecologica.

Tale iniziativa è dedicata alle aziende, agli enti pubblici e ai privati che svolgono attività commerciale. Ciascun richiedente può presentare una sola domanda.

Scegliere un installatore qualificato

Prima di affidare i lavori d'installazione, è fondamentale scegliere una ditta qualificata e con la giusta esperienza in merito. Che si tratti di una colonnina o di un caricatore a parete, infatti, sarà necessario allacciarli a un quadro elettrico.

Inoltre, il cavo utilizzato per il collegamento dovrà essere dimensionato alla potenza di ricarica. A tal proposito, vale la pena sottolineare come la distanza che separa il quadro dalla colonnina influisca sul prezzo finale dell'installazione. In alcuni casi, potrebbero essere necessari interventi aggiuntivi, tra cui lavori edili quali scavi, rifacimento della pavimentazione e così via.

Infine, è bene ricordare come determinati impianti elettrici, prima di poter alimentare un'auto, vadano messi a norma. Affinché ogni operazione di ricarica avvenga in totale sicurezza, occorre il supporto di un elettricista qualificato, in grado di valutare le caratteristiche e le condizioni dell'impianto. Per esaminare i costi necessari e le competenze del professionista può essere utile richiedere e confrontare diversi preventivi.

Intraprendere le azioni amministrative necessarie

Cosa stabiliscono le normative in vigore circa la scelta dei luoghi in cui installare le colonnine di ricarica?

La legge considera i parcheggi aziendali "luoghi privati aperti a terzi", di fatto assimilandoli ai luoghi pubblici. Di conseguenza, se un'azienda decide di installarvi delle stazioni di ricarica, queste dovranno appartenere al Modo 3 della normativa internazionale IEC 61851-1, ovvero consentire un collegamento diretto del veicolo alla rete a corrente alternata tramite appositi dispositivi.

Sono necessari permessi particolari per installare una colonnina di ricarica?

In genere, l'installazione delle colonnine da parte di un'azienda non prevede il rilascio di alcun permesso o autorizzazione, in quanto le stazioni di ricarica sono assimilabili agli altri impianti aziendali, gestiti autonomamente dall'azienda stessa.

Questi interventi, infatti, sono considerati attività di edilizia libera, come stabilito dall'articolo 32 ter del Decreto Legge n. 77/2021. Tuttavia, alcuni comuni potrebbero applicare regolamenti più severi.

Per non cadere in errore, è buona norma informarsi preventivamente presso gli uffici preposti. In base alla scelta della potenza nominale di ricarica, potrebbe rivelarsi necessario aumentare la potenza disponibile dell'impianto elettrico. Ciò significa dover incrementare la potenza indicata all'interno del vecchio contratto di fornitura e stipularne uno nuovo caratterizzato da costi mensili più elevati.