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Installare una colonnina di ricarica per aziende

Tempo di lettura: 8 min


Scoprire il prezzo di un'auto elettrica è semplice, ma farsi un'idea circa i costi d'installazione di una colonnina di ricarica può rivelarsi molto più complesso. Parliamo di uno strumento indispensabile per chiunque decida di passare all'elettrico, che si tratti di privati o aziende.

Per non fare scelte sbagliate, è necessario analizzare preventivamente i costi d'installazione, quelli necessari per gli interventi collegati, le normative in vigore e la presenza di eventuali incentivi statali.

Installare una colonnina di ricarica

Perché installare una colonnina di ricarica sul posto di lavoro?

Installare una stazione di ricarica in azienda offre diversi vantaggi, che vanno dalla promozione della mobilità sostenibile, argomento di grande attualità, all'impegno assunto nei confronti dei propri dipendenti. La sostenibilità ambientale è una delle tematiche più discusse a livello globale e lo switch verso fonti energetiche differenti da quelle cui siamo abituati è un impegno improcrastinabile.

Inoltre, la presenza di infrastrutture per la ricarica auto elettriche direttamente sul luogo di lavoro incentiva concretamente l'utilizzo di veicoli a emissioni zero. Le colonnine di ricarica elettriche installate in ambito aziendale riducono significativamente le emissioni di CO2 legate agli spostamenti lavorativi, contribuendo agli obiettivi ESG e migliorando l’impronta climatica delle imprese. Questo investimento comporta quindi benefici ambientali oltre che pratici.

Non va sottovalutato neppure l'impatto psicologico che un servizio del genere può sortire sui lavoratori: offrire la possibilità di ricaricare i veicoli elettrici sul posto di lavoro, può migliorare la soddisfazione dei dipendenti e ridurre lo stress collegato alla ricerca di stazioni di ricarica pubbliche. In tal modo, ognuno di loro avrà la possibilità di risparmiare tempo e denaro.

I dipendenti apprezzeranno certamente un ambiente lavorativo positivo e orientato al futuro. Come accennato poc'anzi, le aziende che forniscono stazioni di ricarica mostrano un impegno concreto verso la sostenibilità ambientale, fattore in grado di migliorare la reputazione aziendale e attrarre clienti e investitori particolarmente sensibili a tali tematiche. Non bisogna poi dimenticare la presenza degli sgravi fiscali e degli incentivi governativi dedicati alle imprese che decidono di installare stazioni di ricarica elettriche .

Passaggi chiave per l'installazione di stazioni di ricarica nei locali aziendali

Il passaggio all'elettrico è una scelta che denota una certa coscienza ambientale, ma può rivelarsi anche un affare dal punto di vista economico, soprattutto se l'azienda in questione è dotata di una flotta privata.

L'installazione di una o più colonnine di ricarica offre un vantaggio significativo, sia in termini di costi per il carburante, che dal punto di vista delle limitazioni alla circolazione stradale esistenti in molte città italiane.

A differenza di quelle a benzina o diesel, le auto elettriche possono circolare all'interno dei centri storici e delle ZTL senza alcun tipo di limitazione. Se è vero che i vantaggi non mancano e le premesse sono ottime, prima di effettuare una scelta del genere è importante chiarire determinati aspetti, relativi alle esigenze dell'azienda e all'installazione dei punti di ricarica: quali colonnine preferire? Quanto costano? Quali documenti servono per procedere con l'installazione dei punti di ricarica?

Per scegliere in modo mirato, occorre valutare il traffico giornaliero di veicoli aziendali, la potenza disponibile e la possibilità di accedere a incentivi. Ad esempio, l’attuale detrazione per colonnine di ricarica 2025 può coprire una parte significativa dell'investimento, agevolando così l'adozione di infrastrutture performanti.
La documentazione abitualmente richiesta comprende una valutazione tecnica dell’impianto elettrico esistente, la planimetria del sito, l’attestazione energetica e una richiesta al distributore in caso di aumento di potenza. I tempi medi di installazione vanno da alcune settimane fino a un mese, a seconda della complessità tecnica e degli eventuali permessi comunali richiesti.

Definire le proprie esigenze

Il primo step è comprendere a fondo le esigenze aziendali e quelle dei propri dipendenti. Le domande alle quali bisogna rispondere per chiarirsi le idee circa un investimento utile ma impegnativo sono: quale tipologia di colonnine scegliere? Quanti punti di ricarica installare? E, soprattutto, come e dove installarli?

Procediamo con ordine.

Esistono 4 tipologie di stazioni, che si differenziano tra loro in base alla potenza/velocità di erogazione:

  • slow, per ricariche fino a 7,4 kW
  • quick, per ricariche fino a 22 kW
  • fast, per ricariche fino a 50 kW
  • ultra-fast, per ricariche oltre i 50 kW

Le 4 tipologie di ricarica appena elencate si concretizzano in 2 soluzioni principali, ovvero wall box e colonnine. Le prime sono punti di ricarica a parete, che funzionano a corrente alternata. Appartengono alla tipologia slow e quick (7-22 kW) e costituiscono la soluzione perfetta per le piccole e medie imprese.

Le colonnine, invece, sono caricatori verticali fissati direttamente al suolo, che funzionano a corrente continua. Appartengono alla tipologia fast e ultra-fast (23-50+ kW) e sono la scelta ideale per le grandi imprese dotate di una flotta aziendale.

Tabella comparativa delle tipologie di colonnine

Tipo di colonnina  Potenza di ricarica  Costo medio installazione  Tempo di ricarica stimato  Incentivi fiscali disponibili
Slow Fino a 7,4 kW 1.500 – 4.500 € 6-8 ore
Quick 7,4 - 22 kW 4.000 – 15.000 € 2-6 ore
Fast 23 - 50 kW 20.000 – 30.000 € 30-90 min
Ultra-fast >50 kW oltre 30.000 € 15-30 min

Budget del progetto

Quanto costano le varie stazioni?

Nel 2025, l’installazione di una wallbox domestica costa in media tra 1.500 € e 4.500 €, mentre una colonnina aziendale con due punti da 22 kW può variare tra 4.000 € e 15.000 €, in base alla complessità e ai lavori necessari.
Le infrastrutture fast e ultra-fast destinate a flotte aziendali possono superare i 20.000 €, ma rappresentano soluzioni di fascia alta per grandi volumi di ricarica.

Tutti i prezzi indicati comprendono anche i costi d'installazione. Come anticipato, sono previste delle agevolazioni per tutti coloro che desiderano dotarsi di wall box e colonnine. Il contributo statale per le colonnine di ricarica è stato riattivato nel 2024 e copre fino all’80 % delle spese ammissibili (massimo 1.500 € per privati e 8.000 € per condomìni). Nel 2025 le imprese possono accedere a incentivi simili solo se previsti da bandi regionali o futuri rifinanziamenti nazionali.

Tale iniziativa è dedicata alle aziende, agli enti pubblici e ai privati che svolgono attività commerciale. Ciascun richiedente può presentare una sola domanda.

Fino al 31 dicembre 2025, l’ARERA consente l’aumento gratuito della potenza disponibile per la ricarica notturna o festiva delle utenze private, misura che agevola ulteriormente l’installazione delle colonnine.

Nel pianificare il progetto, la scelta della colonnina di ricarica va fatta considerando anche eventuali opere edili, cablaggi e upgrade dell’impianto esistente. Le colonnine elettriche acquistate possono beneficiare di vantaggi fiscali attraverso contributi a fondo perduto e ammortamenti specifici previsti per il periodo 2025. Si consiglia di prevedere un margine di budget del 10-15% per imprevisti tecnici o varianti in corso d’opera.

Scegliere un installatore qualificato

Prima di affidare i lavori d'installazione, è fondamentale scegliere una ditta qualificata e con la giusta esperienza in merito. Che si tratti di una colonnina o di un caricatore a parete, infatti, sarà necessario allacciarli a un quadro elettrico.

Inoltre, il cavo utilizzato per il collegamento dovrà essere dimensionato alla potenza di ricarica. A tal proposito, vale la pena sottolineare come la distanza che separa il quadro dalla colonnina influisca sul prezzo finale dell'installazione. In alcuni casi, potrebbero essere necessari interventi aggiuntivi, tra cui lavori edili quali scavi, rifacimento della pavimentazione e così via.

Infine, è bene ricordare come determinati impianti elettrici, prima di poter alimentare un'auto, vadano messi a norma. Affinché ogni operazione di ricarica avvenga in totale sicurezza, occorre il supporto di un elettricista qualificato, in grado di valutare le caratteristiche e le condizioni dell'impianto. Per esaminare i costi necessari e le competenze del professionista può essere utile richiedere e confrontare diversi preventivi.
La qualità dell’installazione influisce direttamente sull’efficienza della ricarica elettrica auto, quindi è fondamentale prestare attenzione alla formazione tecnica e alle certificazioni CEI dell’installatore specializzato nella posa di colonnine per la ricarica auto.

Intraprendere le azioni amministrative necessarie

Cosa stabiliscono le normative in vigore circa la scelta dei luoghi in cui installare le colonnine di ricarica?

La legge considera i parcheggi aziendali "luoghi privati aperti a terzi", di fatto assimilandoli ai luoghi pubblici. Di conseguenza, se un'azienda decide di installarvi delle stazioni di ricarica, queste dovranno appartenere al Modo 3 della normativa internazionale IEC 61851-1, ovvero consentire un collegamento diretto del veicolo alla rete a corrente alternata tramite appositi dispositivi.

Sono necessari permessi particolari per installare una colonnina di ricarica?

Nella maggior parte dei casi, l’installazione delle colonnine rientra tra le attività di edilizia libera (art. 32-ter DL 77/2021), ma alcuni comuni possono richiedere permessi aggiuntivi in presenza di vincoli paesaggistici o in aree storiche.

Questi interventi, infatti, sono considerati attività di edilizia libera, come stabilito dall'articolo 32 ter del Decreto Legge n. 77/2021. Tuttavia, alcuni comuni potrebbero applicare regolamenti più severi.

Per non cadere in errore, è buona norma informarsi preventivamente presso gli uffici preposti. In base alla scelta della potenza nominale di ricarica, potrebbe rivelarsi necessario aumentare la potenza disponibile dell'impianto elettrico. Ciò significa dover incrementare la potenza indicata all'interno del vecchio contratto di fornitura e stipularne uno nuovo caratterizzato da costi mensili più elevati.

Dati e tendenze delle colonnine in Italia

Secondo i dati Motus-E aggiornati a metà 2025, in Italia risultano attivi circa 67.500 punti di ricarica pubblici (+27 % rispetto al 2024 e +75 % in due anni). Quasi la metà dei nuovi impianti è costituita da sistemi fast e ultra-fast.

AnnoNumero colonnine installateDensità per regioneFonte dati
2023 52.000 Lombardia, Lazio, Piemonte Motus-E
2024 64.391 Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna Motus-E
2025 67.561 Alto numero di fast in Trentino e Valle d'Aosta Motus-E

Cosa ricordare

Installare colonnine per veicoli elettrici in azienda garantisce benefici ambientali, economici e reputazionali. Oltre a favorire la mobilità sostenibile e la soddisfazione dei dipendenti, le imprese possono accedere a vantaggi fiscali e incentivi nel 2025. Con oltre 67.000 punti di ricarica pubblici e politiche di sostegno in evoluzione, il 2025 è un anno strategico per investire in soluzioni di ricarica efficienti e conformi agli standard europei. 

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