• Guadagna tempo,
    Ottieni diversi preventivi con una sola richiesta e confronta!

  • Approfitta delle offerte speciali riservate ai nostri Utenti:
    3 mesi gratuiti, costo di istruzione del dossier offerto, costi di installazione offerti,
    regalo al momento dell'ordine ... a seconda del Fornitore.

  • Scopri nuovi fornitori
    che potrebbero proporvi tariffe più competitivi !

  • Un servizio 100% gratuito e senza impegno con dei fornitori affidabili !

Cos'è e come funziona il bonus colonnine elettriche

Tempo di lettura: 6 min

Erogazione e gestione dell'agevolazione

La conferma anche per l'anno 2024 del bonus non fa che rendere evidente l'impegno da parte della e istituzioni italiane nel ridurre i costi relativi all'acquisto e all'installazione delle colonnine. Una agevolazione che funge da stimolo alla crescita economica, sposandosi con il desiderio di innovare il settore delle energie rinnovabili.

Nello specifico, la misura rivolta a imprese e professionisti rappresenta un contributo a fondo perduto concesso, e al tempo stesso erogato, dal MASE (il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica). In base a quanto stabilito dal DM 25 agosto 2021, chiamata a gestire la somma messa a disposizione (l'importo iniziale era di 87,5 milioni di euro) è Invitalia.

La nuova apertura dello sportello "Bonus colonnine per imprese e professionisti" segue le indicazioni del già citato Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. E il MASE aveva previsto di attivare la piattaforma gestita da Invitalia, il 15 marzo 2004. Lo sportello rimarrà attivo fino al 20 giugno, data ultima per presentare la domanda da parte degli aventi diritto. Se parte dei fondi è già stata utilizzata nel corso della prima apertura, avvenuta nell'arco di due mesi (da ottobre a novembre 2023), l'importo residuo per il 2024 supera i 70 milioni di euro.

 

Requisiti richiesti per ottenere il bonus colonnine elettriche

Il contributo offerto dal bonus colonnine per imprese e professionisti è richiedibile dai soggetti interessati per acquistare e installare infrastrutture di ricarica elettrica dei veicoli. In merito alle imprese è importante ricordare come ad averne diritto siano aziende di qualunque dimensione, e operative all'interno di qualsiasi settore. Essenziale è che le imprese svolgano la propria attività nel territorio italiano.

Per quanto riguarda i professionisti, a poter effettuare la richiesta sono coloro che presentano un volume d'affari non inferiore al valore dell'infrastruttura di ricarica che desiderano acquistare tramite il contributo. Nel caso dei professionisti soggetti a regime forfettario, il valore dell'infrastruttura non può superare il limite di 20.000,00 euro.

La chiusura per la presentazione delle domande è stata fissata per il giorno 20 giugno 2024, alle ore 17.00. Invitalia, al fine di rispondere a eventuali dubbi da parte dei richiedenti su vari aspetti del bonus ha attivato un numero telefonico gratuito (800 77 53 97). Ha inoltre predisposto una scheda di contatto online, raggiungibile dall'area riservata del sito ufficiale (www.invitalia.it).

Le spese ammissibili

A rientrare nell'ambito di applicazione della misura sono le spese (al netto di Iva) sostenute a far data dal 4 novembre 2021, oggetto di fatturazione elettronica. Tali spese possono riguardare 3 differenti tipologie di interventi, indicati rispettivamente con le lettere a, b e c: acquisto e messa in opera delle infrastrutture di ricarica, connessione alla rete elettrica e progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi. Le ultime due tipologie, in particolare, hanno nel 10% del costo totale ammissibile il loro limite massimo.

Tra le spese non idonee al contributo rientrano quelle relative a imposte, tasse e altri oneri, le consulenze, (l'unica eccezione riguarda le consulenze previste per progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi).

La richiesta del bonus non include neppure le spese per l'acquisto di terreni e immobili, i costi legati all'ottenimento di autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all'esercizio. Da segnalare, infine, è la non ammissibilità delle spese per l'acquisto di servizi differenti da quelli specificamente indicati nelle lettere b e c, anche se gli stessi dovessero risultare funzionali all'installazione.

Imprese e professionisti possono beneficiare di un bonus per l'acquisto e l'installazione di colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli elettrici. 

Quali sono le spese ammissibili?

Le spese ammissibili al bonus sono quelle relative a:

  • Acquisto delle infrastrutture di ricarica, incluse le spese per la consegna e l'installazione.
  • Opere edili necessarie per l'installazione delle colonnine, come scavi, trincee e posa dei cavi.
  • Progettazione e direzione lavori.
  • Iva sugli acquisti e sulle opere.

Sono ammesse le spese per:

  • Infrastrutture di ricarica in corrente alternata (CA) di potenza da 3,7 kW a 22 kW.
  • Infrastrutture di ricarica in corrente continua (CC) di potenza fino a 100 kW.

 

Come effettuare la richiesta

Per compilare la domanda relativa al bonus colonnine elettriche, imprese e professionisti sono invitati ad accedere al portale online tramite Spid nei giorni settimanali lavorativi (quindi da lunedì a venerdì). L'invio è effettuabile tra le 10 e le 17.

Alla richiesta è necessario allegare la documentazione, diversa a seconda che a inoltrare la domanda sia un'impresa o un professionista. Una volta scaduto il termine di presentazione (il 20 giugno) Invitalia verificherà cronologicamente la correttezza dei documenti, trasmettendo i risultati al MASE. Quest'ultimo avrà 90 giorni di tempo per pubblicare sul proprio sito (la pubblicazione avrà luogo anche sul sito di Invitalia) i provvedimenti di concessione.

Entro i 90 giorni successivi il contributo verrà erogato. Chi ne beneficia dovrà mantenere l'infrastruttura di ricarica per un periodo di 5 anni, conservando anche i relativi documenti onde favorire eventuali controlli.

 

Quali sono i benefici per imprese e professionisti?

I vantaggi della diffusione elettrica per la comunità sono chiari. La maggiore capillarità riduce al minimo il rischio per chi guida auto elettriche di trovarsi senza autonomia (soprattutto nel caso di lunghi viaggi). Tale beneficio si affianca alla riduzione dell'inquinamento atmosferico. Ma i vantaggi della misura riguardano, ovviamente, anche imprese e professionisti. Mettere a disposizione della clientela uno strumento importante per la sostenibilità del pianeta come le colonnine elettriche si riflette in un vantaggio d'immagine non indifferente.

Aziende e professionisti vengono percepiti da clienti, fornitori e partner commerciali come attori del cambiamento climatico volto a tutelare l'ambiente. E questo, grazie al bonus colonnine elettriche, avviene a costi decisamente inferiori rispetto alle spese da sostenere in sua mancanza.

Chi vuole approfittare della misura ha anche la possibilità di scegliere tra varie tipologie di colonnine, differenti non solo per la potenza erogata, ma anche in termini di funzionalità e connettività. I modelli più innovativi, ad esempio, offrono la possibilità di monitorare da remoto lo stato di carica, o riescono a gestire contemporaneamente la ricarica di più veicoli. E la presenza di sistemi di pagamento integrati rende ancora più semplici e veloci i rifornimenti.

 

L'utilizzo del bonus per la transazione energetica: quali imprese ne hanno approfittato?


Negli ultimi anni il numero di aziende a sposare la causa della mobilità a ridotte emissioni è aumentato progressivamente, e lo stesso può dirsi per i professionisti. Gli incentivi, bonus colonnine elettriche in primis, sono destinati ad accelerare il passaggio per chi è ancora indeciso, o non dispone di un budget sufficiente per l'acquisto e l'installazione. Tra le aziende che prima di altre hanno mostrato un concreto interesse per le colonnine di ricarica di veicoli elettrici, adottando quella che può essere definita una forma di "welfare aziendale ecologico", spicca McDonald's. Gli investimenti della multinazionale hanno interessato sia i punti vendita statunitensi che quelli europei.

Già nel lontano 2009 in Svezia si è assistito all'installazione della prima colonnina. Anche in Italia, grazie agli incentivi, diverrà più semplice per McDonald's conseguire l'obiettivo di includere stazioni di ricarica in ogni suo ristorante. Conad, a sua volta, ha stretto un protocollo d'intesa con Enel per sviluppare e diffondere la mobilità elettrica, arrivando a soddisfare sia i propri dipendenti che la clientela. Non può essere dimenticata Ikea, tra i pionieri della tendenza "green". L'impresa svedese ha infatti provveduto a installare le charging station nei suoi moltissimi punti vendita europei, arrivando anche a proporli in Italia. Anche in questo caso, è stato firmato un protocollo d'intesa con Enel Distribuzione SpA; un'intesa che ha portato già nel 2020 a realizzare due infrastrutture di ricarica per ogni punto vendita. Un numero probabilmente destinato a crescere grazie al bonus.

Anche i professionisti sembrano aver abbracciato la via che porta a una viabilità più sostenibile. Da Leonardo DiCaprio a Stefano Accorsi, da Miriam Leone a Giorgia Surina, guidare una vettura elettrica è divenuta una piacevole abitudine. E le celebrità "green" stanno aumentando anche nell'ambito dell'alta ristorazione, come dimostra lo chef Davide Oldani.