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Guida completa: installare un defibrillatore in azienda

Tempo di lettura: 7 min

 

Integrare defibrillatori automatici esterni (AED)  all'interno di un'azienda rappresenta un passaggio essenziale verso un ambiente lavorativo sicuro.

I dati confermano che l'installazione degli AED incrementa sostanzialmente le probabilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco improvviso, che è tra le principali cause di decesso sul lavoro.

implementare un programma di AED

Perché avere defibrillatori aziendali è vantaggioso?

L'inclusione di un programma AED aziendale non solo aumenta la sicurezza dei dipendenti, ma può anche portare a una riduzione dei costi assicurativi grazie alla conformità alle normative . Gli AED in loco possono fare la differenza in situazioni critiche. Ecco i principali vantaggi:

  • Sicurezza dei dipendenti: Gli AED immediatamente disponibili aumentano la rapidità di intervento durante le emergenze cardiache, elevando i livelli di sicurezza.
  • Conformità normativa: L'adesione ai requisiti di sicurezza sul lavoro protegge legalmente l'azienda.
  • Risparmio sui costi: Minore probabilità di lesioni gravi potrebbe significare premi assicurativi ridotti.

Obblighi legali e compliance per AED in azienda

Requisiti normativi fondamentali

Adottare un programma AED risponde agli obblighi normativi relativi alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Le seguenti sono le principali esigenze legali:

  • Licenze e certificazioni: È fondamentale verificare che siano rispettate tutte le autorizzazioni necessarie per operare AED in azienda.
  • Posizionamento e accesso: Gli AED devono essere facilmente raggiungibili in tutta l'azienda.
  • Formazione obbligatoria: È essenziale che il personale riceva istruzioni complete sull'uso degli AED.
  • Manutenzione regolare: Devono essere effettuati e documentati controlli periodici per rispettare le linee guida legali.

Responsabilità civili e penali

L’azienda è responsabile del corretto funzionamento e dell'utilizzo degli AED, il che include la formazione dei dipendenti e la gestione degli interventi d'emergenza.

Guida alla selezione e strategia di posizionamento degli AED

Criteri per scegliere il dispositivo giusto

Selezionare il dispositivo AED più adatto richiede un’analisi delle necessità aziendali, valutando le dimensioni, le funzionalità e l'affidabilità del modello. Si consiglia di preferire modelli con indicazioni vocali semplici da seguire.

Consigli per il posizionamento degli AED

È cruciale installare gli AED in punti ben visibili e accessibili in tutta l'azienda per garantirne un utilizzo rapido ed efficace.

Formazione obbligatoria e consigliata per l'uso degli AED

Elementi chiave dei corsi BLSD

I corsi di formazione per i dipendenti devono includere l’uso degli AED e le abilità di primo soccorso, coprendo tecniche di rianimazione cardiopolmonare dettagliate e simulazioni pratiche di emergenze reali.

Vantaggi di simularsi e aggiornamenti digitali

Sessioni di simulazione dal vivo aiutano a prepararsi per situazioni reali, e l'aggiornamento regolare dei piani di formazione assicura che le competenze rimangano al passo con nuove tecnologie e linee guida.

Piano di risposta alle emergenze: cosa succede nei primi 5 minuti

Obiettivo: ridurre il “time to shock” e coordinare persone e risorse.

Ruoli e responsabilità

  • Allertatore: chiama il 112/118, indica indirizzo, accesso e stato della vittima; non chiude la chiamata finché l’operatore non lo autorizza.

  • Operatore AED: prende l’AED più vicino, applica elettrodi e segue le istruzioni vocali.

  • Coordinatore di area: libera lo spazio, guida i presenti, registra tempi (collasso, chiamata, primo shock).

  • Addetto all’accoglienza soccorsi: attende all’ingresso e indirizza i sanitari.

Protocollo operativo (checklist rapida)

1 - Verifica sicurezza dell’area → valutazione coscienza e respiro.
2 - Chiama 112/118 + invio runner a prendere l’AED.
3 - Inizio RCP (30:2) finché l’AED non è pronto.
4 - Accensione AED → applicazione elettrodi → analisi → shock se indicato → ripresa RCP.
5 - Continuare fino all’arrivo dei soccorsi.

Pre-requisiti organizzativi

Per garantire un’efficace organizzazione, è necessario predisporre alcuni prerequisiti. In primo luogo, la mappa degli AED deve essere affissa su ogni piano, in modo da assicurare tempi di percorrenza non superiori ai 90 secondi.

Accanto a ciascun defibrillatore deve inoltre essere disponibile un kit di supporto contenente forbici, rasoio, guanti, garze e una mascherina per la rianimazione cardiopolmonare (RCP).

A completamento di queste misure, vengono organizzate esercitazioni trimestrali che simulano scenari diversi, come ad esempio in open space, nei parcheggi o nelle mense aziendali.

Infine, tutte le attività devono essere registrate in un apposito registro eventi che riporti data, ora, personale coinvolto e tempo di erogazione del primo shock, così da garantire la tracciabilità e l’audit delle procedure.

KPI, audit e miglioramento continuo del programma AED

Perché misurare: senza indicatori è impossibile sapere se il programma funziona e dove intervenire.

KPI consigliati

Il monitoraggio attraverso KPI, un’attività costante di audit e un approccio di miglioramento continuo sono elementi fondamentali per garantire l’efficacia di un programma AED. Senza indicatori chiari, infatti, è impossibile capire se il programma funziona realmente e dove occorre intervenire.

Tra i KPI consigliati, rientrano la copertura, ovvero la percentuale di aree con AED disponibili entro 90 secondi di distanza; il tempo al primo shock, calcolato come media e deviazione standard sia durante le simulazioni che in occasione di incidenti reali; il tasso di addestramento, cioè la percentuale di dipendenti formati al BLSD in ciascun turno o reparto; l’integrità dei dispositivi, valutata in base alla percentuale di AED risultati “pronti” (con batteria ed elettrodi funzionanti) a ogni ispezione; e la compliance documentale, che riguarda la completezza dei registri, i log delle manutenzioni e il rispetto delle scadenze previste.

Cadenza degli audit

La cadenza degli audit prevede controlli differenziati: su base mensile, con verifiche visive e funzionali sullo stato dei consumabili e dei sigilli; su base trimestrale, con la revisione dei KPI, simulazioni cronometrate e aggiornamento dei piani; e infine su base annuale, con un audit HSE interno o esterno, attività di refresh della formazione e analisi degli incidenti o dei quasi-incidenti.

Ciclo di miglioramento (PDCA)

- Plan: definisci target (es. tempo al primo shock < 3 min).
- Do: formazione mirata + riposizionamento AED critici.
- Check: confronta KPI con i target.
- Act: correggi procedure, aggiorna mappa, pianifica training aggiuntivo.

Monitoraggio e manutenzione degli AED per aziende: best practices

Mantenere la funzionalità degli AED è cruciale attraverso regolari controlli delle funzionalità e delle scadenze degli accessori, monitorando e sostituendo le batterie come necessario, e registrando dettagliatamente tutte le attività di manutenzione per rispettare le normative.

Casi di applicazione reale: come le aziende beneficiano dall'uso degli AED

Numerose imprese hanno adottato con successo i programmi AED, riscontrando miglioramenti tangibili. Ad esempio, la Ford Motor Company ha installato AED in tutte le sue sedi globali, incrementando la sicurezza, mentre Google continua a formare regolarmente personale e visitatori, e la catena di hotel Marriott ha ridotto i tempi di risposta collocando strategicamente gli AED.

Budget, TCO e ROI di un programma AED aziendale

- Voci di costo (TCO)

Il calcolo del TCO di un programma AED aziendale comprende diverse componenti. I costi CAPEX riguardano l’acquisto degli AED, delle teche o mensole, della segnaletica e dei kit accessori.

A questi si aggiungono gli OPEX ricorrenti, come la formazione BLSD e i refresh periodici, la sostituzione di elettrodi e batterie, la manutenzione programmata e le esercitazioni con relativi audit.

Vanno inoltre considerati i costi indiretti, legati al tempo del personale dedicato al training e alle simulazioni, oltre all’aggiornamento della documentazione aziendale.

- Ottimizzazioni e leve di risparmio

Per ottimizzare i costi è utile valutare l’acquisto rispetto a formule di noleggio o servizio, scegliendo eventualmente bundle che includano manutenzione e ricambi. La standardizzazione degli apparati, adottando lo stesso modello in tutta l’azienda, consente di ridurre i tempi di utilizzo e di semplificare la gestione del magazzino ricambi.

Anche la pianificazione delle scadenze è una leva importante, poiché raggruppare le sostituzioni permette di ridurre i fermi operativi e i costi logistici. Infine, l’integrazione con i programmi HSE rende possibile unire il training AED a quello di primo soccorso o antincendio, generando sinergie ed efficienza.

- Valutare il ROI

Il ritorno sull’investimento deve essere valutato considerando sia i benefici tangibili, come la riduzione dei tempi di risposta, il miglioramento degli esiti clinici e la diminuzione del rischio legale o assicurativo, sia i benefici intangibili, che includono il miglioramento del clima aziendale, la reputazione dell’impresa e la maggiore attrattività nei confronti delle risorse umane.

Lo schema di calcolo semplificato prevede: ROI = (Benefici annuali stimati – OPEX annuali) / (CAPEX iniziale). È consigliabile presentare questo dato in un business case a tre-cinque anni, articolato su scenari prudente, realistico e ottimistico.

- Deliverable consigliati per la direzione

Per una gestione strutturata è opportuno predisporre una policy AED con ruoli e responsabilità ben definiti, accompagnata da una roadmap di implementazione per siti e filiali.

La direzione dovrebbe inoltre disporre di una dashboard mensile dei KPI, con indicatori relativi a copertura, formazione, readiness e tempi di risposta. Infine, un report annuale permette di sintetizzare le lezioni apprese e di delineare il piano di miglioramento futuro.

FAQ: risposte basate sulla normativa e sull'uso quotidiano degli AED

  • Quando scatta l'obbligo defibrillatore aziendale?

L'obbligo di installare AED dipende dalle norme locali e dal settore d'industria specifico, pertanto è essenziale consultare le leggi vigenti.

  • Quali sono i costi associati a un programma AED?

Al di là dell'acquisto iniziale, considera le spese per la manutenzione e la formazione.

  • Tutti i dipendenti devono essere formati?

Si raccomanda che un numero sufficiente di dipendenti sia formato per coprire ogni turno lavorativo.

  • Gli AED necessitano di una manutenzione speciale?

Sì, richiedono verifiche continue e la possibile sostituzione di componenti come batterie ed elettrodi.

  • Quante unità di AED sono necessarie?

Il numero varia a seconda delle dimensioni dell’azienda e della distribuzione delle strutture; pianifica per garantire sempre accesso rapido e agevolato.