- Guadagna tempo,
Ottieni diversi preventivi con una sola richiesta e confronta! - Approfitta delle offerte speciali riservate ai nostri Utenti: 3 mesi gratuiti, costo di istruzione del dossier offerto, costi di installazione offerti,
regalo al momento dell'ordine ... a seconda del Fornitore. - Scopri nuovi fornitori
che potrebbero proporvi tariffe più competitive ! - Un servizio 100% gratuito e senza impegno con dei fornitori affidabili !
Guida completa: installare un defibrillatore in azienda
Integrare defibrillatori automatici esterni (AED) all'interno di un'azienda rappresenta un passaggio essenziale verso un ambiente lavorativo sicuro.
I dati confermano che l'installazione degli AED incrementa sostanzialmente le probabilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco improvviso, che è tra le principali cause di decesso sul lavoro.

Perché avere defibrillatori aziendali è vantaggioso?
L'inclusione di un programma AED aziendale non solo aumenta la sicurezza dei dipendenti, ma può anche portare a una riduzione dei costi assicurativi grazie alla conformità alle normative . Gli AED in loco possono fare la differenza in situazioni critiche. Ecco i principali vantaggi:
- Sicurezza dei dipendenti: Gli AED immediatamente disponibili aumentano la rapidità di intervento durante le emergenze cardiache, elevando i livelli di sicurezza.
- Conformità normativa: L'adesione ai requisiti di sicurezza sul lavoro protegge legalmente l'azienda.
- Risparmio sui costi: Minore probabilità di lesioni gravi potrebbe significare premi assicurativi ridotti.
Obblighi legali e compliance per AED in azienda
Requisiti normativi fondamentali
Adottare un programma AED risponde agli obblighi normativi relativi alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Le seguenti sono le principali esigenze legali:
- Licenze e certificazioni: È fondamentale verificare che siano rispettate tutte le autorizzazioni necessarie per operare AED in azienda.
- Posizionamento e accesso: Gli AED devono essere facilmente raggiungibili in tutta l'azienda.
- Formazione obbligatoria: È essenziale che il personale riceva istruzioni complete sull'uso degli AED.
- Manutenzione regolare: Devono essere effettuati e documentati controlli periodici per rispettare le linee guida legali.
Responsabilità civili e penali
L’azienda è responsabile del corretto funzionamento e dell'utilizzo degli AED, il che include la formazione dei dipendenti e la gestione degli interventi d'emergenza.
Guida alla selezione e strategia di posizionamento degli AED
Criteri per scegliere il dispositivo giusto
Selezionare il dispositivo AED più adatto richiede un’analisi delle necessità aziendali, valutando le dimensioni, le funzionalità e l'affidabilità del modello. Si consiglia di preferire modelli con indicazioni vocali semplici da seguire.
Consigli per il posizionamento degli AED
È cruciale installare gli AED in punti ben visibili e accessibili in tutta l'azienda per garantirne un utilizzo rapido ed efficace.
Formazione obbligatoria e consigliata per l'uso degli AED
Elementi chiave dei corsi BLSD
I corsi di formazione per i dipendenti devono includere l’uso degli AED e le abilità di primo soccorso, coprendo tecniche di rianimazione cardiopolmonare dettagliate e simulazioni pratiche di emergenze reali.
Vantaggi di simularsi e aggiornamenti digitali
Sessioni di simulazione dal vivo aiutano a prepararsi per situazioni reali, e l'aggiornamento regolare dei piani di formazione assicura che le competenze rimangano al passo con nuove tecnologie e linee guida.
Piano di risposta alle emergenze: cosa succede nei primi 5 minuti
Obiettivo: ridurre il “time to shock” e coordinare persone e risorse.
Ruoli e responsabilità
-
Allertatore: chiama il 112/118, indica indirizzo, accesso e stato della vittima; non chiude la chiamata finché l’operatore non lo autorizza.
-
Operatore AED: prende l’AED più vicino, applica elettrodi e segue le istruzioni vocali.
-
Coordinatore di area: libera lo spazio, guida i presenti, registra tempi (collasso, chiamata, primo shock).
-
Addetto all’accoglienza soccorsi: attende all’ingresso e indirizza i sanitari.
Protocollo operativo (checklist rapida)
1 - Verifica sicurezza dell’area → valutazione coscienza e respiro.
2 - Chiama 112/118 + invio runner a prendere l’AED.
3 - Inizio RCP (30:2) finché l’AED non è pronto.
4 - Accensione AED → applicazione elettrodi → analisi → shock se indicato → ripresa RCP.
5 - Continuare fino all’arrivo dei soccorsi.
Pre-requisiti organizzativi
Per garantire un’efficace organizzazione, è necessario predisporre alcuni prerequisiti. In primo luogo, la mappa degli AED deve essere affissa su ogni piano, in modo da assicurare tempi di percorrenza non superiori ai 90 secondi.
Accanto a ciascun defibrillatore deve inoltre essere disponibile un kit di supporto contenente forbici, rasoio, guanti, garze e una mascherina per la rianimazione cardiopolmonare (RCP).
A completamento di queste misure, vengono organizzate esercitazioni trimestrali che simulano scenari diversi, come ad esempio in open space, nei parcheggi o nelle mense aziendali.
Infine, tutte le attività devono essere registrate in un apposito registro eventi che riporti data, ora, personale coinvolto e tempo di erogazione del primo shock, così da garantire la tracciabilità e l’audit delle procedure.
KPI, audit e miglioramento continuo del programma AED
Perché misurare: senza indicatori è impossibile sapere se il programma funziona e dove intervenire.
KPI consigliati
Il monitoraggio attraverso KPI, un’attività costante di audit e un approccio di miglioramento continuo sono elementi fondamentali per garantire l’efficacia di un programma AED. Senza indicatori chiari, infatti, è impossibile capire se il programma funziona realmente e dove occorre intervenire.
Tra i KPI consigliati, rientrano la copertura, ovvero la percentuale di aree con AED disponibili entro 90 secondi di distanza; il tempo al primo shock, calcolato come media e deviazione standard sia durante le simulazioni che in occasione di incidenti reali; il tasso di addestramento, cioè la percentuale di dipendenti formati al BLSD in ciascun turno o reparto; l’integrità dei dispositivi, valutata in base alla percentuale di AED risultati “pronti” (con batteria ed elettrodi funzionanti) a ogni ispezione; e la compliance documentale, che riguarda la completezza dei registri, i log delle manutenzioni e il rispetto delle scadenze previste.
Cadenza degli audit
La cadenza degli audit prevede controlli differenziati: su base mensile, con verifiche visive e funzionali sullo stato dei consumabili e dei sigilli; su base trimestrale, con la revisione dei KPI, simulazioni cronometrate e aggiornamento dei piani; e infine su base annuale, con un audit HSE interno o esterno, attività di refresh della formazione e analisi degli incidenti o dei quasi-incidenti.
Ciclo di miglioramento (PDCA)
- Plan: definisci target (es. tempo al primo shock < 3 min).
- Do: formazione mirata + riposizionamento AED critici.
- Check: confronta KPI con i target.
- Act: correggi procedure, aggiorna mappa, pianifica training aggiuntivo.
Monitoraggio e manutenzione degli AED per aziende: best practices
Mantenere la funzionalità degli AED è cruciale attraverso regolari controlli delle funzionalità e delle scadenze degli accessori, monitorando e sostituendo le batterie come necessario, e registrando dettagliatamente tutte le attività di manutenzione per rispettare le normative.
Casi di applicazione reale: come le aziende beneficiano dall'uso degli AED
Numerose imprese hanno adottato con successo i programmi AED, riscontrando miglioramenti tangibili. Ad esempio, la Ford Motor Company ha installato AED in tutte le sue sedi globali, incrementando la sicurezza, mentre Google continua a formare regolarmente personale e visitatori, e la catena di hotel Marriott ha ridotto i tempi di risposta collocando strategicamente gli AED.
Budget, TCO e ROI di un programma AED aziendale
- Voci di costo (TCO)
Il calcolo del TCO di un programma AED aziendale comprende diverse componenti. I costi CAPEX riguardano l’acquisto degli AED, delle teche o mensole, della segnaletica e dei kit accessori.
A questi si aggiungono gli OPEX ricorrenti, come la formazione BLSD e i refresh periodici, la sostituzione di elettrodi e batterie, la manutenzione programmata e le esercitazioni con relativi audit.
Vanno inoltre considerati i costi indiretti, legati al tempo del personale dedicato al training e alle simulazioni, oltre all’aggiornamento della documentazione aziendale.
- Ottimizzazioni e leve di risparmio
Per ottimizzare i costi è utile valutare l’acquisto rispetto a formule di noleggio o servizio, scegliendo eventualmente bundle che includano manutenzione e ricambi. La standardizzazione degli apparati, adottando lo stesso modello in tutta l’azienda, consente di ridurre i tempi di utilizzo e di semplificare la gestione del magazzino ricambi.
Anche la pianificazione delle scadenze è una leva importante, poiché raggruppare le sostituzioni permette di ridurre i fermi operativi e i costi logistici. Infine, l’integrazione con i programmi HSE rende possibile unire il training AED a quello di primo soccorso o antincendio, generando sinergie ed efficienza.
- Valutare il ROI
Il ritorno sull’investimento deve essere valutato considerando sia i benefici tangibili, come la riduzione dei tempi di risposta, il miglioramento degli esiti clinici e la diminuzione del rischio legale o assicurativo, sia i benefici intangibili, che includono il miglioramento del clima aziendale, la reputazione dell’impresa e la maggiore attrattività nei confronti delle risorse umane.
Lo schema di calcolo semplificato prevede: ROI = (Benefici annuali stimati – OPEX annuali) / (CAPEX iniziale). È consigliabile presentare questo dato in un business case a tre-cinque anni, articolato su scenari prudente, realistico e ottimistico.
- Deliverable consigliati per la direzione
Per una gestione strutturata è opportuno predisporre una policy AED con ruoli e responsabilità ben definiti, accompagnata da una roadmap di implementazione per siti e filiali.
La direzione dovrebbe inoltre disporre di una dashboard mensile dei KPI, con indicatori relativi a copertura, formazione, readiness e tempi di risposta. Infine, un report annuale permette di sintetizzare le lezioni apprese e di delineare il piano di miglioramento futuro.
FAQ: risposte basate sulla normativa e sull'uso quotidiano degli AED
- Quando scatta l'obbligo defibrillatore aziendale?
L'obbligo di installare AED dipende dalle norme locali e dal settore d'industria specifico, pertanto è essenziale consultare le leggi vigenti.
- Quali sono i costi associati a un programma AED?
Al di là dell'acquisto iniziale, considera le spese per la manutenzione e la formazione.
- Tutti i dipendenti devono essere formati?
Si raccomanda che un numero sufficiente di dipendenti sia formato per coprire ogni turno lavorativo.
- Gli AED necessitano di una manutenzione speciale?
Sì, richiedono verifiche continue e la possibile sostituzione di componenti come batterie ed elettrodi.
- Quante unità di AED sono necessarie?
Il numero varia a seconda delle dimensioni dell’azienda e della distribuzione delle strutture; pianifica per garantire sempre accesso rapido e agevolato.
Scopri la guida all'acquisto in Defibrillatori
-
Guida completa ai DAE : uso e manutenzione
-
Perché ogni azienda deve investire in un DAE
-
Defibrillatori e strumenti di emergenza: Cosa devi sapere
-
Defibrillatori aziendali: sicurezza sul lavoro garantita
-
Defibrillatori moderni e il loro impatto sulla salute del 2025
-
Defibrillatori nel 2025: funzionamento e scelta consapevole!