
Deducibile al 100% - Esente da IVA

Buoni acquisto aziendali: cosa cambia nel 2025 in termini di legge
I buoni regalo, o gift card aziendali, sono diventati uno strumento strategico per le imprese, offrendo un'alternativa versatile al contante. Utilizzati per la fidelizzazione di dipendenti, clienti e partner, questi strumenti sono un pilastro del welfare aziendale e delle politiche di marketing.
Ma per sfruttarne appieno i vantaggi, è fondamentale padroneggiare la normativa buoni regalo, costantemente aggiornata a livello nazionale ed europeo. Questa guida completa esplora il trattamento fiscale buoni regalo in vigore nel 2025, analizzando le esenzioni, l'IVA e le novità legislative per una gestione ottimale.
La normativa sui buoni regalo aziendali: una panoramica aggiornata al 2025
Il quadro normativo che disciplina l'uso dei buoni regalo è complesso e si basa su diverse disposizioni. La principale distinzione, fondamentale ai fini fiscali, è stata introdotta a livello europeo e recepita in Italia, e riguarda i buoni monouso e multiuso. A livello pratico, le aziende italiane applicano tali normative differenziando il trattamento contabile e fiscale in base alla tipologia di buono emesso, contribuendo così a una scrupolosa gestione fiscale dei buoni aziendali.
Per esempio, una società di consulenza con oltre 80 dipendenti ha integrato buoni multiuso digitali all'interno del piano welfare annuale, ottenendo benefici fiscali rilevanti grazie alla corretta applicazione della deducibilità fiscale. Anche nel settore retail, l'utilizzo di gift card multiuso valide sia in store che online consente una gestione efficiente dell’IVA e del rendiconto contabile.
Buoni monouso e multiuso: la distinzione fondamentale
Introdotta dalla Direttiva UE 2016/1065 e recepita in Italia con la Legge europea 163/2017, questa distinzione ha rivoluzionato il trattamento IVA e la contabilizzazione dei buoni. Tale direttiva è ancora in vigore nel 2025 ma è soggetta a verifiche di armonizzazione previste per la metà dell'anno.
Al momento non ci sono modifiche sostanziali alla Direttiva UE 2016/1065, ma restano in corso discussioni a livello UE su possibili semplificazioni IVA per i voucher multiuso. La decisione, tuttavia, è attualmente in sospeso.
- Buono monouso (Single-Purpose Voucher - SPV): è un buono che può essere utilizzato per acquistare beni o servizi specifici la cui aliquota IVA è già nota al momento dell'emissione. L'IVA viene quindi applicata al momento della vendita del buono stesso, non al momento del riscatto.
- Buono multiuso (Multi-Purpose Voucher - MPV): questo buono permette di acquistare beni o servizi con diverse aliquote IVA. L'IVA non viene applicata al momento dell'emissione, ma solo quando il buono viene effettivamente riscattato presso l'esercente, in base all'aliquota del bene o servizio acquistato.
Le normative di riferimento nel 2025
La gestione fiscale dei buoni regalo si basa su diverse leggi e decreti che ne definiscono l'inquadramento e le regole di tassazione. Le principali sono:
Normativa | Descrizione e Ambito di Applicazione |
---|---|
Art. 6-bis D.P.R. 633/1972 | Fornisce la definizione giuridica del buono come un semplice mezzo di pagamento, distinguendolo da altri strumenti finanziari. |
Art. 51 e 108 T.U.I.R. | Disciplina le soglie di esenzione e deducibilità a fini fiscali, inquadrando i buoni regalo come fringe benefit per i dipendenti e come spese di rappresentanza per clienti e fornitori. |
Direttiva UE 2016/1065 | La norma di riferimento per la distinzione tra buoni monouso e multiuso, che determina il momento esatto in cui si applica l'IVA. |
D.P.R. 26 ottobre 2001 n. 430 | Regolamenta le operazioni a premio e i concorsi, chiarendo come i buoni sconto e i buoni regalo debbano essere gestiti in ambito promozionale. |
Novità normative 2025: punti chiave da conoscere
L'inizio del 2025 ha confermato le soglie e le regole fiscali già in vigore, offrendo alle aziende un quadro di riferimento stabile per i loro piani di welfare e incentivazione.
- Soglia Fringe Benefit: 1.000 € per tutti i dipendenti e 2.000 € per chi ha figli a carico. Questo valore, se non superato, garantisce la totale esenzione da tasse e contributi per i dipendenti.
- Spese di Rappresentanza: La soglia di 50 € per gli omaggi a clienti e fornitori, totalmente deducibili come spese di rappresentanza, è anch'essa confermata per il 2025.
- IVA: Non ci sono state modifiche sostanziali al regime IVA su buoni monouso e multiuso. La tassazione rimane invariata rispetto agli anni precedenti, in attesa di un'eventuale semplificazione a livello europeo.
Esenzioni e deducibilità: ottimizzare i vantaggi fiscali
Comprendere le regole di deducibilità dei buoni regalo aziendali è fondamentale per una gestione finanziaria intelligente. Le agevolazioni fiscali rendono questi strumenti particolarmente convenienti rispetto all'erogazione di premi in denaro.
Molte aziende che privilegiano soluzioni smart hanno scelto i buoni digitali per la loro tracciabilità e chiarezza documentale. Grazie a una gestione fiscale dei buoni aziendali integrata nei sistemi contabili e HR, è possibile massimizzare le agevolazioni. Alcuni case study nel settore IT mostrano esempi di buoni regalo deducibili fiscalmente, impiegati come premi non monetari per obiettivi raggiunti, con piena compliance alle attuali soglie.
Conseguenze per i dipendenti
L'erogazione di gift card o buoni acquisto rientra tra i fringe benefit non monetari. I buoni non concorrono al reddito fino a 1.000 € (senza figli a carico) o 2.000 € (con figli a carico). Questo significa che i dipendenti ricevono l'intero valore del buono senza che questo venga tassato in busta paga. I buoni regalo non vanno dichiarati nel modello 730 se il loro valore rispetta la soglia di esenzione.
Conseguenze per le aziende
Per le aziende, il deducibilità come spesa per il personale nei limiti di 1.000 € o 2.000 € per dipendente, in base alla situazione familiare. I buoni Amazon e altre gift card possono rientrare nel sistema di fringe benefit, purché rispettino i limiti di esenzione previsti dalla legge.
Per gli omaggi a clienti e fornitori, la deducibilità è garantita per importi inferiori a 50 € per beneficiario. Questo permette di gestire le spese di rappresentanza in modo efficiente.
Tipo di destinatario | Soglia di esenzione | Deducibilità per l’impresa |
---|---|---|
Dipendenti | 1.000 € o 2.000 € | Deducibile al 100% |
Clienti/Fornitori | 50 € | Deducibile come spesa di rappresentanza |
Premi e sconti: D.P.R. 26 ottobre 2001 n° 430
Il D.P.R. n° 430 del 2001 disciplina le operazioni a premio, ovvero quelle iniziative promozionali in cui viene offerto un premio in seguito all'acquisto di un prodotto o servizio. Le implicazioni pratiche per le aziende sono:
- Buoni sconto e promozioni: I buoni sconto aziendali non sono considerati un reddito imponibile per il beneficiario, ma una semplice riduzione del prezzo d'acquisto.
- IVA: L'IVA si applica solo sul prezzo finale del bene o servizio acquistato, al netto dello sconto.
- Applicazione: Le aziende possono integrare i buoni sconto nelle proprie strategie di marketing per incentivare gli acquisti ripetuti. Ad esempio, è possibile erogare buoni acquisto per specifici marketplace, come i buoni Amazon, come riconoscimento per il raggiungimento di obiettivi commerciali.
Come scegliere il fornitore giusto per i buoni regalo
Affidarsi a un fornitore specializzato non significa solo acquistare un prodotto, ma beneficiare di un'infrastruttura di gestione e di consulenza fiscale. La scelta del partner deve basarsi su criteri chiave:
- Flessibilità d'uso: Il buono deve essere utilizzabile sia online che in un'ampia rete di negozi fisici, inclusa eventuale spendibilità in agenzie di viaggio che rispettino la normativa in tema di buoni regalo e titoli utilizzabili nel turismo.
- Compatibilità fiscale: Il fornitore deve garantire la totale conformità alla normativa vigente e fornire la documentazione necessaria per la rendicontazione.
- Tracciabilità e tecnologia: Sempre più diffuse sono le e-gift card, integrate nei wallet digitali, tracciabili e facili da amministrare tramite piattaforme SaaS.
I principali player del mercato offrono soluzioni specifiche per ogni esigenza. Richiedi un preventivo gratuito su Companeo e confronta le offerte di fornitori come Edenred, Up Day e Satispay per scegliere la soluzione più adatta alla tua azienda.
Cosa ricordare
Nel 2025, i buoni regalo aziendali rappresentano una leva efficace per il welfare e il marketing. Grazie a regole fiscali consolidate e soglie di esenzione confermate, è possibile offrire vantaggi concreti sia ai dipendenti che all’impresa.
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